La seconda possibilità

«Avevo perso la speranza e la fiducia nelle persone. Poi ho conosciuto Maria Teresa».
Gente

Seduta sulla valigia in una piccola stazione svizzera, dopo molte esitazioni, avevo tirato la fatidica monetina. Testa o croce? Poi mi ero diretta allo sportello e avevo fatto il biglietto per Milano.

Cosa aveva guidato i miei passi nel Paese di Giuseppe Verdi, che musicò la famosa opera della cui protagonista porto il nome? Qualcuno potrebbe chiamarlo destino. Io invece oggi sono certa che tutto è avvenuto per un disegno di quel Dio che ci è Padre.

Ero arrivata alla stazione di Milano dalla Romania letteralmente senza niente, tranne quel poco contenuto nella valigia. Il guaio era che, a parte le cose materiali, avevo perso anche la speranza e la fiducia nelle persone.

Le difficoltà di uno straniero che cerca di inserirsi in un altro Paese sono fin troppo note. Ma un giorno la mia vita è cambiata. Aspettavo un figlio, un dono di Dio. E grazie a questo miracolo, proprio lì nella Milano in cui stentavo a riconoscermi per me ha avuto senso il detto «finché c’è vita c’è speranza». Una speranza rinata dall’incontro con Maria Teresa, una donna meravigliosa che poco prima della nascita del mio bambino, nel periodo più critico per una donna sola e senza appoggi quale ero io, ha saputo tendermi una mano. Sì, il sorriso con cui ha accompagnato questa offerta di aiuto è bastato a ridarmi fiducia.

Tramite questa persona che per me è stata veramente una seconda madre, mi sono imbattuta nella grande famiglia dei Focolari di cui prima ignoravo l’esistenza. Subito essa mi è apparsa come un “cuore” nella realtà anonima e indifferente nella quale ero capitata. Un cuore capace di offrire quella cosa preziosa che di rado viene concessa dalla società e che io chiamo la “seconda possibilità”. Insomma, mi sono sentita una privilegiata.

Adesso posso condurre una vita serena e dignitosa, mio figlio cresce bellissimo e, ogni volta che lo vedo sorridere, il pensiero va riconoscente a Maria Teresa e a tutti quanti mi sono stati vicini anche solo con la preghiera.

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