La prova che ci ha reso più uniti

Siamo stati colti di sorpresa dalla rivelazione, fatta da mio marito, di un rapporto occasionale dal quale era nata una bambina che adesso contava cinque anni...
Una famiglia raccolta

Siamo stati colti di sorpresa dalla rivelazione, fatta da mio marito prima a me sola e poi a ciascuno dei sei figli, di un rapporto occasionale dal quale era nata una bambina che adesso contava cinque anni. Dopo un lungo e travagliato periodo di riflessione, ora lui desiderava riconoscerne la paternità, e allo stesso tempo domandava perdono per il male che ci aveva arrecato; inoltre ci chiedeva il permesso, per la bambina, di poter stare con suo padre alcune volte alla settimana a casa nostra.
Questa prova ha richiesto da noi un “di più” di amore, per impedire che la nostra famiglia si disintegrasse, e il perdono che gli abbiamo offerto s'è trasformato in benedizione per tutti: fra l’altro, da allora, mio marito è ritornato spontaneamente alla vita della Chiesa, dalla quale s'era allontanato. Un giorno in cui eravamo tutti riuniti, lui ha confidato che questo era stato reso possibile dall'atmosfera di comprensione in famiglia, che attribuiva principalmente all'esempio che io cerco di dare dentro e fuori casa (dopo essere andata in pensione, seguo dei genitori i cui figli si preparano al catechismo; inoltre sono impegnata in un altro gruppo che approfondisce le dipendenze da droga, alcol, fumo).
Certo, non tutto è sempre rose e fiori. Una delle figlie che in un primo tempo mi era stata di grande sostegno per accogliere il padre e ricostruire il rapporto tra di noi, dopo qualche tempo, divenuta irritabile per certi problemi personali, è tornata ad avere un atteggiamento di giudizio verso di lui.
Malgrado ciò, non mi sgomento. Dove trovo sempre la risposta per affrontare qualsiasi situazione, anche la più difficile o dolorosa, è nelle Parole di vita che periodicamente mi fanno da guida. Come quella, ultimamente, tratta da san Paolo, quando dice che «niente ci può separare dall'amore di Cristo».
 

Un pianoforte per la figlia
 
Una delle nostre figlie desiderava tanto un pianoforte, ma la spesa era superiore alle nostre possibilità. Per avere qualche entrata in più, ho cominciato ad occuparmi, per qualche ora al giorno, di un anziano cieco. Oltre alla compagnia, cerco di preparare i pasti che gli piacciono di più, di sistemare la casa come vuole lui, quando occorre lo accompagno per una visita medica, e via dicendo. Un giorno mi ha detto: «Tra i tanti che mi hanno assistito, non ho mai trovato uno come te. Sono contento quando tu ci sei e imparo sempre qualcosa di nuovo». Giorni dopo una sua figlia che vive in un altro Stato mi telefona per ringraziarmi per quanto sto facendo per suo padre. E aggiunge che, siccome sta per trasferirsi in un’altra città, vuol lasciarmi in regalo niente meno che… un pianoforte! Rimango stupito, perché non ho mai accennato a suo padre del desiderio di mia figlia.

Raul

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