La Posta di Città Nuova

Città Nuova

Sul presidente Napolitano (mail)

 

«In merito all’editoriale di Zanzucchi “Testimoni del tempo turbato”, non mi sembra che Napolitano parli “con chiarezza”, che ricopra il suo ruolo “con attenzione alle regole” e “con grande autorevolezza”. Napolitano non si è dimostrato quel paladino della Costituzione che dovrebbe essere ogni presidente della Repubblica. Quante volte non ha usato il potere che gli dà l’art. 74 della Costituzione di non firmare decreti o leggi “porcata” che gli sono arrivati e che poteva rimandare alle Camere per un’ulteriore discussione e, nel caso fossero tornati indietro e lui non avesse voluto firmarli, si sarebbe sempre potuto dimettere. Sarebbe stato un bel segnale, molto meglio del dire “tanto l’avrebbero rimandato indietro uguale”.

«Altra questione: la lettera alla vedova Craxi in cui cerca di riabilitare, anzi, santificare il defunto latitante. Napolitano scrive che Craxi fu trattato “con una durezza senza eguali”. E le mazzette miliardarie, gli appalti truccati e i 50 miliardi su tre conti in Svizzera?».

Luca Giarratana

 

Nessuno è immune da errori e da valutazioni errate, o parziali. Tuttavia riteniamo che, nei convulsi frangenti attuali della politica italiana, lo stile sobrio, le precisazioni puntuali e la imparzialità complessiva del presidente siano da elogiare, eccome.

 

Democrazie in Nord Africa (mail)

 

«Il processo di democrazia per i Paesi del Nord Africa come per tutti i Paesi che hanno subìto colonizzazioni e, dopo queste, continue ingerenze e sfruttamenti, che per onore del vero sono delle nuove colonizzazioni, sarà sempre difficile e più traumatico anche di quelle che hanno raggiunto la democrazia a costo del proprio sangue.

«Saranno necessari purtroppo altri dittatori non più dipendenti da altre potenze. Solo allora, pagate col sangue, ci saranno nuove e serie democrazie. La storia non finirà di insegnare. Quanto ai Fratelli musulmani in Egitto, è il peggio che possa capitare alla storia del Nord Africa. È come buttare benzina su tutto il Medio Oriente. Questo è quanto penso io che ho vissuto e lavorato in Paesi africani già ex colonie e islamici».

Gianpiero – Milano

 

Rispetto le sue opinioni, anche se le sue inquietudini riguardo ai Fratelli musulmani dovrebbero, secondo me, “temperate” dal processo già avviato dalla organizzazione islamica verso un progressivo ammorbidimento delle sue posizioni. Concordo totalmente sulla prospettiva di lungo termine del percorso democratico dei Paesi arabi. Ma non è detto che la loro via alla libertà debba assomigliare in tutto e per tutto alle nostre vie. Come titolavamo nel numero scorso, siamo di fronte ad «una libertà da conquistare».

 

Israele e i Paesi arabi (mail)

 

«Seguo un po’ la stampa israeliana e non sembra che ci siano cambiamenti. Invece dove ci sono cambiamenti è nel mondo arabo. Lo sento come un soffio di vita che fa scoprire agli occhi opachi di pregiudizi e di superbo etnocentrismo occidentale le ricchezze di questo mondo, con un tessuto sociale con una vera e generale solidarietà che da noi nemmeno ci sogniamo, ed esigenze di una vita degna. L’animo umano non può essere sopraffatto indefinitamente quando è puro e non rovinato dal consumismo. Purtroppo temo il peggio. A nessuno interessa la pace in Medio Oriente e lo sviluppo di un solo Paese musulmano: né agli americani, né agli israeliani, né agli stessi europei, anche se questi ormai non contano».

 

J. M.

 

Appena tornato proprio da Israele, dai Territori palestinesi e da Gaza, non posso che condividere il fondo delle sue preoccupazioni. E tuttavia voglio sperare contro ogni evidenza che i sommovimenti attuali nel mondo arabo possano “costringere” Israele e palestinesi a cercare una pace duratura, da “vicini” e non da “nemici”. Ciò certamente favorirebbe un buon esito degli attuali moti rivoluzionari.

 

La prosa di Stefano Benni (mail)

 

«Mia figlia frequenta la prima liceo classico e un po’ di tempo fa la sua insegnante di italiano ha fatto acquistare agli alunni questo libro: Il bar sotto il mare di Stefano Benni; dopo aver letto qualche racconto in esso contenuto, mia figlia mi ha riferito di aver letto un po’ di “parolacce”. Ho letto qualche stralcio e sono rimasta sorpresa nel leggere non solo brutte parole ma espressioni a dir poco volgari. Ho parlato con un’altra mamma che pure insegna italiano e mi ha risposto che anche lei lo ha fatto leggere ai suoi alunni perché è un testo molto divertente, l’autore è un comico e per questo si esprime così. Ma la scuola non dovrebbe essere un’agenzia educativa che propone valori universalmente condivisibili e capace di “formare” assieme alla famiglia menti sane?».

Marta Beghin – Vicenza

 

Lo sappiamo che il “comune senso del pudore” muta nel tempo, e che quindi ciò che può scandalizzare una madre non scandalizza invece la figlia. E tuttavia siamo d’accordo con lei sul fatto che a scuola bisognerebbe proporre testi che formino. Quando frequentavo il liceo, negli anni Settanta, i nostri padri si scandalizzavano perché a scuola ci facevano leggere Pasolini. Credo tuttavia ci sia una differenza di spessore culturale tra Pasolini e Benni!

 

Toghe e politici (mail)

 

«Nell’editoriale del n. 2/2011 raccogliete la preoccupazione espressa sia da Bagnasco che da Bertone che la “guerra tra settori del mondo delle toghe e settori del mondo della politica” giunga a livelli di non ritorno. L’Italia e la sua attuale classe politica debbono tornare a volgere lo sguardo al bene degli italiani evitando di alimentare le “ragioni” dei contendenti che duellano ormai da quasi vent’anni. Pregando per la soluzione del conflitto.».

Paolo Mitri

 

La pubblicità dell’Eni (mail)

 

«Nel n. 2/2011, ho trovato la pubblicità dell’Eni sul lavoro che la multinazionale svolge nel mondo. Non sono d’accordo con la sua pubblicazione. La multinazionale italiana è una società che non incontra le popolazioni, ma sfrutta le risorse naturali dei Paesi che hanno avuto la “sfortuna” di essere naturalmente ricchi.

«Città Nuova, che pone al centro della propria rivista la ricerca del bene comune attraverso il carisma dell’unità, dovrebbe non accettare pubblicità da chi sfrutta con la violenza le povertà dell’Africa e Sud America. Capisco che stiamo vivendo un momento negativo per l’editoria e che questo possa portare a dei compromessi, ma si possono chiudere tutti e due gli occhi sulla responsabilità sociale di impresa?».

Domenico – Palermo

 

Caro signor Domenico, non è la prima volta che veniamo criticati per qualche pubblicità che inseriamo nella rivista. La ringraziamo per le sue osservazioni, che certamente hanno qualcosa di vero. In passato abbiamo più volte eliminato delle pubblicità, che pure ci portavano un po’ d’ossigeno finanziario, per motivazioni etiche. Valuteremo anche questa volta le sue argomentazioni, sapendo che è quasi impossibile reperire sul mercato pubblicità totalmente “etica”, che faccia propaganda per imprese totalmente “etiche”.

 

Boscoreale è bella! (lettera)

 

«Ho letto l’articolo di Oreste Paliotti sul viaggio fatto da Quarto a Boscoreale. È stato veramente interessante in quanto ha messo in evidenza che le nostre città non hanno solo immondizia, ma sono piene di tesori artistici e naturali da valorizzare e far conoscere. Ho portato a conoscenza del sindaco di Boscoreale il servizio, ed è rimasto entusiasta dell’articolo».

 

Don Pellegrino De Luca – Boscoreale (Na)

 

Lettera

Lasciatemi sognare

 

«Carissimi, quando una cosa è buona e va bene, è doveroso dirlo. Il nuovo formato della rivista sta dentro la cassetta della posta e non si fa fatica a farla uscire come il vecchio formato. Anche il contenuto rinnovato è interessante più di sempre. L’anno scorso in un momento di depressione avevo rinunciato ad abbonarmi. Diverse ragioni, anche la mia età (82 anni), mi portavano al disinteresse, ma col vostro intuito e con generosità mi avete offerto l’abbonamento per l’anno in corso, che puntualmente rinnoverò (sempre se lassù non abbiano bisogno di me). Il mio desiderio, quando guardo il cielo, è di essere in una grande nuvola bianca e con le ali ai piedi guardare giù le cose che adesso non posso vedere: le montagne, il mare, il lago di Garda, che qualche volta diventa blu. L’ho veduto un giorno tanti anni fa e ho creduto che fosse sempre così, tutti i giorni. Ma non lo è sempre. Lasciatemi sognare. È il sapore della vita».

Adriana Valeri – Padova

 

Mail

Adozioni da single

 

«Sono contrario all’ipotesi di adozioni di bambini da parte di single. Il diritto del bambino ad avere una famiglia composta dal padre e dalla madre é assolutamente più importante di quello di un single ad avere un figlio.

«Il numero delle coppie coniugate pronte ad adottare è di gran lunga superiore al numero dei bambini adottabili; non si comprende perché si dovrebbe dare al bambino un solo genitore quando si ha la concreta possibilità di darglieli entrambi, come peraltro previsto dall’art. 29».

Loris Bianchi


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Il sito di Città Nuova

Scoperte continue

 

Il quotidiano online che i lettori aspettavano.

 

È iniziato in sordina e si è trovato nel polverone mediatico delle notizie del giorno. Ma si doveva partire. I lettori, dal Nord al Sud del Paese, lo richiedevano. E i redattori di Città Nuova, da sempre impegnati a compiere analisi e ad esprimere un parere sui fenomeni più che sui fatti quotidiani, erano decisi a cimentarsi in una nuova sfida professionale. Ben consapevoli che la velocità nell’esprimere un qualsiasi parere comporta sempre un grosso rischio: quello di sbagliare. Ma tant’è… ci hanno voluto provare lo stesso. Sapendo di avere la garanzia di un paracadute, quello del confronto in redazione, con gli esperti e i corrispondenti dalle varie regioni italiane, con le altre 36 redazioni nel mondo. E con un metodo, quello dell’ascolto, che permette di giungere ad analisi e valutazioni più oggettive e condivise. Ogni mattina alle ore 9.15 la redazione si incontra e definisce gli argomenti da trattare sulla pagina principale del portale.

Il risultato è una grande ricchezza di interviste, approfondimenti, riflessioni, esperienze e rubriche, che stanno trovando tanti lettori e crescente apprezzamento.

Volete sapere che cosa vi siete persi, cari lettori, se non siete ancora andati sul web?

Gli articoli più cliccati dell’ultimo mese sono stati:

1) Il silenzio su Ruby, non sulla questione morale, Zanzucchi

2) Un corale soprassalto di dignità, Lòriga

3) YouCat, la fede spiegata ai giovani, Maltese

4) Madre Teresa e la (vera) fede, Casoli

5) Serve qualità per decollare di nuovo, Zanzucchi

6) Ritorno a Istanbul, Lòriga

7) Essere Chiesa oggi, Coda

 

Vi invitiamo a partecipare ai blog che troverete sulla colonna laterale a sinistra per entrare in dialogo con esperti sui vari argomenti. Ce ne sono tre nuovi nuovi da gustare!

Anche lo spazio per i lettori sta crescendo perché scrivono, eccome se scrivono! Ed esprimono le diverse sensibilità del Paese e il dibattito si allarga e si approfondisce. Vi aspettiamo. In Rete!

 Marta Chierico

rete@cittanuova.it

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