La polvere del tempo

Angelopoulos attinge a piene mani dal suo repertorio poetico e narrativo per raccontare alla sua maniera un pezzo di Novecento.
La polvere del tempo

Una donna, due uomini, un figlio e una storia d’amore. Poi amicizia, felicità, addii, incontri, separazioni, dolore, morte: ne La polvere del tempo Angelopoulos attinge a piene mani dal suo repertorio poetico e narrativo (coadiuvato ancora una volta da Tonino Guerra) per raccontare alla sua maniera un pezzo di Novecento. Dalla morte di Stalin all’arrivo del nuovo millennio, passando per il Vietnam e la caduta del Muro, il maestro greco riflette sul passare del tempo e sulle scelte, sull’arte e i sentimenti. Ci sono momenti di grande cinema, ma nel complesso l’artificiosità dell’evocazione poetica diminuisce talora la narrazione. Cast stellare, anche se non brilla come ci si aspetterebbe.

 

Regia di Thodoros Angelopoulos; con Willem Dafoe, Irene Jacob, Bruno Ganz, Michel Piccoli.

 

Valutazione della commissione nazionale film: consigliabile, problematico (prev.).

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