La pace corre sulle due ruote

Da Cles, in Val di Non, a Rabat, la capitale del Marocco, due giovani ciclisti porteranno un messaggio di fraternità e solidarietà
Maurizio Fondriest

Dalla Val di Non, destinazione Rabat: un viaggio dentro se stessi. Marco Tracogna (28 anni) e Mud Boufrihi Mouad (24) sono due amici che hanno deciso di intraprendere un viaggio in bicicletta che li porterà da Cles, una cittadina che sorge in provincia di Trento, a Rabat, la capitale del Marocco e città natale di Mouad.

 

La loro avventura inizierà nel maggio di quest’anno, la data esatta sarà decisa a seconda delle condizioni meteorologiche favorevoli, al fine di dare vita ad un gemellaggio tra Cles e Rabat. I due viaggiatori, che si sono conosciuti per caso su internet in un forum di ciclo-viaggiatori, porteranno la bandiera di Cles a Rabat e viceversa, con il messaggio di Fondriest for children (associazione fondata dall’ex campione di ciclismo Maurizio Fondriest, nella foto, che raccoglie fondi per aiutare i bambini di strada di Haiti e l’Ail, l’associazione italiana contro le leucemie), sponsor ufficiale dell’evento.   

 

L’iniziativa, inoltre, è appoggiata dal comune di Cles, che ha dato diversi aiuti per la concretizzazione del viaggio e del gemellaggio. Marco e Mouad raccontano che «il viaggio lento, la fatica per compierlo, il senso d’avventura e la volontà di scoprire mondi nuovi, sono lo spunto che ha generato l’idea del viaggio. Spostarsi piano – spiegano – permette di gustare a fondo, istante per istante, ogni percezione ed ogni emozione che nasce in viaggio. Odori, rumori, paesaggi e scene di vita quotidiana sono elementi che si possono cogliere e assaporare solamente grazie alla lentezza dello spostarsi in bicicletta. Il nostro viaggio non ha la pretesa di stabilire nessun record, ma ha l’obiettivo di percorrere la strada in modo silenzioso e lento, rispettando l’ambiente e i luoghi attraversati, gustando a pieno le emozioni, la gioia e la fatica che la vita ci regala ogni singolo giorno».

 

Partiranno in sella alle loro biciclette dalla Val di Non e arriveranno a Rabat, un po’ per fare un viaggio dentro se stessi e anche, spiega Mouad, «per andare ad abbracciare i propri cari nella terra natale».

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