La Gmg continua!

«Ho partecipato alla Gmg in Spagna con tanti altri giovani della mia diocesi: un’esperienza fantastica. Se dovessi dirla in una sola parola, direi: un’esperienza di Chiesa. Eravamo di tante parrocchie, di movimenti diversi, non ci conoscevamo, ma eravamo insieme in cammino. Ora ho paura che ognuno si richiuda nel suo buchetto e che tutto finisca con quattro foto su Facebook». Licia - Firenze

«Ho partecipato alla Gmg in Spagna con tanti altri giovani della mia diocesi: un’esperienza fantastica. Se dovessi dirla in una sola parola, direi: un’esperienza di Chiesa. Eravamo di tante parrocchie, di movimenti diversi, non ci conoscevamo, ma eravamo insieme in cammino. Ora ho paura che ognuno si richiuda nel suo buchetto e che tutto finisca con quattro foto su Facebook».

Licia – Firenze

                         

Ascoltando le amiche e gli amici che hanno partecipato a questo straordinario appuntamento, ritorna più volte – quale punto centrale dell’esperienza – il temporale che si è scatenato all’inizio del discorso di Benedetto XVI. Da tutto il mondo, con fatiche e grandi sogni, si era arrivati su quella spianata per quel momento e vento e pioggia avrebbero potuto spazzare via tutto. Ma, come sai, nessuno si è mosso e la tranquillità con la quale quella massa di giovani è rimasta a cantare e pregare sotto la pioggia ha quasi costretto le nubi ad andar via.

 

La consapevolezza di sé unita al senso di appartenenza, l’amicizia che supera le differenze, la fede in valori alti, la coscienza – come dici – di essere tutti insieme “Chiesa” sono stati la spinta che ha fatto sì che la massa non fosse anonima o smarrita o pilotata, ma che ciascuno si sentisse protagonista con e per gli altri. E così si è vinta la bufera.

Ma questo deve continuare anche ora nell’affrontare la “pioggerellina” quotidiana, che ci fa cercare comodi ripari e chiuderci nelle nostre piccole sicurezze, che ci fa apparire gli altri come avversari o alla meglio come amici sulla stessa bacheca di Facebook.

 

Se la Gmg ci ha fatto toccare con mano valori vitali, come l’amore pronto al sacrificio, la fratellanza che non conosce barriere, l’universalità che supera ogni distinzione, proviamo a viverli anche all’università, a casa, con gli amici, nelle nostre parrocchie o associazioni e nel rapporto tra esse. Vivendo così, ogni giorno dell’anno si trasformerà in un momento speciale, unico e irrepetibile, come lo è stato l’agosto a Madrid.     

francesco@loppiano.it

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