La forza del sublime

Le avanguardie artistiche e letterarie del Novecento hanno operato una distruzione della forma e una contestazione radicale del bello come valore assoluto, con la conseguente negazione del buono e del vero. Questo studio sul sublime, con uno sguardo a un percorso storico che va dal I al XXI secolo della nostra era, si propone di vedere se oggi è possibile “pensare oltre” le avanguardie e recuperare il bello attraverso la dimensione del sublime che sembra essere particolarmente consona con l’epoca contemporanea, per la peculiarità che ha il sublime nel poter esprimere un’esperienza estetica autentica anche attraverso una forma franta o non definita in senso classico. Andando “oltre” la forma, il sublime sembra aprire nuove prospettive nel rapporto con se stessi, con gli altri, con l’esistenza, con la dimensione dell’Eterno, e permette di riscoprire una dimensione comunitaria ed interrelazionale. Il sublime tenta di gettare luce sul rapporto con il dolore profilandosi come possibilità di “andare oltre” e di guardare oltre la notte culturale dell’Occidente.

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