La fortuna non esiste

Mario Calabresi - Mondadori
Mario Calabresi

Il sottotitolo del libro recita così: “Storie di uomini e donne che hanno avuto il coraggio di rialzarsi”. Un libro raro e coraggioso, uscito nei mesi più disperati della crisi economica. È il resoconto di un viaggio di due anni attraverso gli Stati Uniti. Al centro dell’esplorazione non c’è solo l’America che sta cambiando, ma la vicenda di una moltitudine di persone che anziché rassegnarsi alla propria rovina trovano la forza di ripartire.

 

Calabresi propone un racconto di vita in prima persona, vibrante, fatto di dialoghi pieni di umanità e rispetto, che si concludono con un’alba. «Non importa quante volte cadi. Quello che conta è la velocità con cui ti rimetti in piedi», sembra essere il comune motto di Victoria, bibliotecaria di un paese fantasma vicino a Pittsburgh, che non si arrende e tiene aperti spazi di incontro per chi è rimasto in città; Jawad, ragazzo afghano malato di poliomielite che sognava di studiare in America; i molti operai della General Motors che alla chiusura della fabbrica decidono di tornare sui banchi di scuole e ricominciare da capo, e molte altre storie.

 

Apre il libro il breve racconto di una bimba nata prematura e data per morta, salvata dalla fede di un medico che «aveva voglia di scommettere sulla vita, che ebbe il coraggio di assumersi il rischio, di pensare con la propria testa». Quella bambina che ha oggi 94 anni è la nonna di Calabresi: il suo racconto vale da solo l’intero libro.

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