La cooperativa è un modello vincente

Secondo il Censis la cooperazione ha fatto lievitare dell'otto per cento le assunzioni non solo di soci ma anche di non soci e nel lungo periodo si è rivelata solida, ferma nelle oscillazioni del mercato, capace di crescere. Il segreto? Lavorare assieme e una decisa attenzione al sociale
Cooperativa agricola

19 Maggio 1973, viene costituita la Cooperativa Loppiano Prima improntata alla produzione di vino, olio ma non solo. Oggi conta più di 4.000 soci. e' questa una delle attuali 80.844 cooperative italiane, con però la peculiarità che ha ispirato l'"economia di comunione", in cui anche i beni e il lavoro sono orientati in funzione sociale.

Oggi la cooperativa di Loppiano è in salute. Ma non è la sola. Quasi tutta la cooperazione italiana vive un momento favorevole. Parola di Censis. Dal 1973 la cooperazione ha avuto un lento ma graduale sviluppo. Nell’ultimo decennio c'è stato un incremento di quasi dieci mila unità ed il 2013 apre con 80.844 coop. attive. Non male. Trattasi della risposta italiana all'anno internazionale delle cooperative.

Le coop hanno mostrato, negli ultimo decennio, una vitalità molto più accentuata rispetto al profit: un 14,2% di nuove cooperative a fronte di un 7,7% di neo imprese profit.

Il positivo trend di crescita non s'è interrotto nel 2008, mentre crollava la Lehman Brothers. La cooperazione ha avuto la capacità sia di garantire sia la tenuta occupazionale che di creare nuove opportunità di lavoro.

Si stima che dal 2007 al 2011 l’occupazione creata dalle cooperative sia aumentata dell’8% facendo lievitare il numero degli occupati tra soci e non soci da 1 milione 213 mila a 1 milione 310 mila. Nell’ultimo anno, poi, il valore è cresciuto ulteriormente, attestandosi al terzo trimestre a quota 1 milione 341 mila (+2,8% rispetto al terzo trimestre del 2011). Si tratta di un dato in totale controtendenza con i dati economici di altri settori. 

L’andamento di lungo periodo trova spiegazione nella solidità intrinseca del modello cooperativo e nella sua logica di crescita incrementale. Se da un lato soffre di elefantiasi nello sfruttare le accelerazioni di mercato,  dall’altro lato riesce a difendersi con maggiore fermezza alle dinamiche negative proprio attraverso i suoi meccanismi compensativi interni.

E’ emblematico da questo punto di vista che a trainare l’aumento dell’occupazione sia stato proprio il settore della cooperazione sociale, considerata da sempre la “cenerentola” che ha registrato tra 2007 e 2011 un vero e proprio boom, con una crescita del numero dei lavoratori del 17,3%. Crescita che non si è arrestata nemmeno nell’ultimo anno (tra terzo trimestre 2011 e 2012) segnando un balzo in avanti del 4,3%.

Detta cooperazione sociale, con l'aiuto di Unimondo.org, ha avuto un tale orgoglio nel 2012 da voler incontrare e quasi sfidare i big dell'industria italiana. Parliamo di Ferrero ed il patron di Intimissimi e Calzedonia dott. Veronesi. Bello vedere come le cooperative sociali non abbiano mai abbassato la guardia fiere di ciò che sono davanti ai due business men. 

Non posso che chiudere con le parole di Igino Giordaniin un messaggio inviato alla Cooperativa Loppiano Prima: «Voi testimoniate e gridate il Vangelo semplicemente con il lavoro e la comunione dei beni… E siete le primizie di una società da molti concepibile solo a parole eppure da tutti sognata. Per voi e grazie a voi il mondo di domani è già cominciato…».

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