«Io non mi immischio»

Non è possibile non commentare due frasi pronunciate da papa Bergoglio nel volo di ritorno dal pesantissimo viaggio in Messico con scalo a Cuba. Entrambe di valore universale pur essendo state risposte a domande più circostanziate
Papa in volo dal Messico in Italia

La prima riguarda l'immigrazione ma sfocia in un problema di identità cristiana. Ha detto Bergoglio rispondendo a una domanda riguardante la proposta di Donald Trump, che peraltro sbandiera ai quattro venti la sua identità cristiana, di separare Messico e Usa con un lunghissimo muro di frontiera impedendo così l'ingresso clandestino di immigrati: «Una persona che pensa soltanto a fare muri, e non a fare ponti, non è cristiana. Questo non è nel Vangelo. Se dice queste cose, quest'uomo non è cristiano». E ad una domanda susseguente sull’opportunità di votarlo ha detto: «Dei problemi elettorali non mi immischio».

La seconda parola ha riguardato invece una domanda sulla legge Cirinnà. E il verbo usato è stato lo stesso: «Il pontefice non si immischia nella politica italiana. Perché il papa è di tutti. Nella prima riunione che ho avuto con i vescovi nel maggio 2013 ho detto loro: col governo italiano arrangiatevi voi». Con un corollario: «Ciascun parlamentare deve votare secondo la propria coscienza ben formata».

Non c'è bisogno di spiegare la semplicità di queste affermazioni. Tre elementi secondo me vanno tuttavia sottolineati. In primo luogo che ci si può certamente affermare cristiani ma l'unico vero criterio per affermarlo è la conformità al Vangelo; in secondo luogo che il piano religioso e quello politico-partitico sono separati; in terzo luogo che è meglio non tirare il papa per la giacchetta e così coprire i propri interessi.

Decisamente Bergoglio è un uomo semplice e chiaro.

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