Incontro mondiale delle famiglie per accogliere la vita e crescere nell’amore

Dal 22 al 26 giugno si svolgerà il X Incontro Mondiale delle famiglie sul tema "L'amore familiare: vocazione e via di santità". Patroni dell'evento, che potrà essere seguito in streaming, Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi

Una importante copertura mediatica «a misura di famiglia» per consentire a tutti di partecipare anche in modalità virtuale; un’edizione multicentrica e diffusa del tutto nuova; due patroni d’eccezione. Inizia così, nella città di Roma e in tutte le Diocesi del mondo, il X Incontro Mondiale delle famiglie sul tema «L’amore familiare: vocazione e via di santità».

L’evento – che si svolgerà dal 22 al 26 giugno – è stato organizzato secondo una formula del tutto inedita e sarà un’opportunità per coinvolgere tutte le famiglie che, secondo il desiderio di papa Francesco, «vorranno sentirsi parte della comunità ecclesiale». «Vi chiedo di essere vivaci, attivi e creativi, per organizzarvi con le famiglie, in sintonia con quanto si svolgerà a Roma – ha chiesto il papa -. Si tratta di un’occasione preziosa per dedicarci con entusiasmo alla pastorale familiare: sposi, famiglie e pastori insieme. Coraggio, dunque, cari pastori e care famiglie, aiutatevi a vicenda per organizzare incontri nelle diocesi e nelle parrocchie di tutti i continenti».

Significativa la scelta di eleggere come patroni dell’evento Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi, la prima coppia di sposi a essere beatificata dalla Chiesa cattolica il 21 ottobre del 2011, da san Giovanni Paolo II. Il loro impegno non si limitò all’accoglienza e all’educazione dei figli ma, fin dai primi anni di matrimonio, si dedicarono al servizio e al bene comune, proponendo incontri di accompagnamento per coppie di fidanzati e sposi, diventando, così, gli iniziatori della pastorale familiare a Roma.

Tutti gli appuntamenti saranno trasmessi in diretta streaming, attraverso il sito ufficiale dell’evento, romefamily2022.com, sulla pagina YouTube della Diocesi di Roma e, grazie alla collaborazione con il Dicastero per la Comunicazione, anche sul portale VaticanNews. Dal sito dedicato all’evento è possibile raggiungere le pagine Facebook e Instagram, sulle quali sono stati disponibili i materiali preparatori all’Incontro in cinque lingue, e dove sarà possibile trovare la preghiera, l’inno e l’immagine ufficiale.

Mercoledì 22 giugno il Festival delle Famiglie che avrà luogo nell’Aula Paolo VI alla presenza di papa Francesco, aprirà l’Incontro Mondiale. Dal 23 al 25 giugno, sempre nell’Aula Paolo VI, si svolgeranno tre giorni di Congresso pastorale con la partecipazione di 2000 delegati provenienti da tutto il mondo. Il 25 pomeriggio, il papa celebrerà la S. Messa in Piazza San Pietro e, nel corso dell’Angelus del 26 mattina, a conclusione dell’Incontro, rivolgerà uno speciale saluto a tutti i partecipanti e a coloro che avranno vissuto le giornate dell’Incontro nelle proprie diocesi.

Sono circa duemila i delegati giunti a Roma da 120 Paesi, scelti dalle Conferenze episcopali, dai Sinodi delle Chiese orientali e dalle realtà ecclesiali internazionali che operano nell’ambito dell’apostolato familiare. Grazie a un fondo di solidarietà attivato dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e con il supporto della Diocesi di Roma, saranno rappresentate anche le Chiese di tante aree dell’Africa, dell’Asia, dell’America Latina e dell’Europa centrale, tra cui anche l’Ucraina (sia con delegati dal Sinodo della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina sia con delegati dalla Conferenza episcopale di rito latino). Nel mondo tantissime diocesi si sono organizzate per riunire le famiglie intorno al proprio vescovo o al parroco, utilizzando lo stesso schema dell’incontro che si terrà a Roma.

Il congresso pastorale, a differenza di quelli delle edizioni precedenti non avrà conferenze strutturate accademicamente, ma sarà un momento di incontro, ascolto e confronto tra operatori della pastorale familiare e matrimoniale. Lo scopo è quello di riflettere e sviluppare il tema scelto dal papa: «L’amore familiare: vocazione e via di santità», tenendo conto di alcune indicazioni che emergono dall’Esortazione apostolica Amoris laetitia.


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