“Incontri” nella terra del Sol Levante

Sono commossa di sapere di essere amata dall’Invisibile; Oggi avete lavato il mio cuore; M’impegnerò per tutta la vita a vivere per gli altri; Voglio diventare una che dà; Come avete fatto ad imparare così bene il giapponese?. Sono solo alcune delle centinaia di impressioni lasciate dalle 17 mila persone incontrate negli spettacoli (tre nella sola Tokyo). Tra uno spettacolo e l’altro, inoltre, numerosi Koriukai (incontro di scambio), per approfondire la reciproca conoscenza. L’invito al Gen Verde di portare il loro spettacolo nei teatri giapponesi veniva dai massimi dirigenti della Rissho Kosei-kai. Quel vasto movimento buddhista il cui fondatore, Nikkyo Niwano che, ai tempi del Vaticano II, fu ricevuto in udienza privata da Paolo VI. Ricavò la convinzione dell’urgenza di un impegno a lavorare per l’accordo e l’armonia tra le religioni. Volle conoscere Chiara Lubich, e subito nacque una grande intesa, alimentata da una profonda stima reciproca. Tanto che il 28 dicembre 1981 invitò la fondatrice dei Focolari a Tokyo, a parlare della sua esperienza cristiana nella grande Aula Sacra a migliaia di buddhisti presenti. L’incontro fu definito storico dagli osservatori di un nuovo fenomeno emergente dopo il Concilio, l’avvio del dialogo interreligioso. Il legame di amicizia e di collaborazione tra Focolari e Rissho Kosei-kai si è intensificato ed approfondito nel tempo, in seguito alla presenza stabile del movimento in Giappone. Ora, a cinque anni dalla morte del fondatore, le artiste del Gen Verde venivano invitate ufficialmente a partecipare alle cerimonie di commemorazione. Veniva inoltre offerta loro la possibilità di cantare nei principali teatri giapponesi, sostenendo concretamente l’organizzazione dell’intero tour. Si erano preparate con scrupolo all’impegnativa tournée, facendo tradurre i testi sia parlati che cantati. Ma il loro giapponese sarebbe stato compreso? E, soprattutto, persone di così varia provenienza e formazione culturale avrebbero recepito il loro messaggio? In fondo, il musical Prime pagine non era che la semplice storia delle ragazze di Trento e della corrente di vita evangelica che da loro si è sviluppata in tutto il mondo, col nome di Focolari. È con Paola Stradi del Gen Verde che ripercorriamo le tappe salienti della tournée giapponese, allorché, atterrate il 24 settembre all’aeroporto di Tokyo, trovano ad attenderle, assieme ai focolarini del posto, una delegazione della Rissho Kosei-kai. Erano come noi emozionati per l’avventura che stava per iniziare, e dalla loro presenza capimmo che insieme ce l’avremmo fatta. L’accoglienza è stata squisita. Nulla hanno tralasciato perché noi ci sentissimo a nostro agio. Tanto per fare un esempio, siamo state affiancate da uno staff organizzativo e da un’équipe di tecnici che ci hanno seguito passo passo. È lavorando insieme, gomito a gomito, che è cresciuto tra noi lo spirito di vera fraternità, di famiglia. L’ottobre si apre con il pranzo ufficiale di benvenuto con il presidente Nichiko Niwano, la moglie Yoshie, la loro figlia Kosho, presidente designata, e i maggiori responsabili del movimento buddhista. Prosegue Paola: Grande è la stima che circonda il successore di Nikkyo. Ce ne rendiamo conto quando, nell’attraversare la sala che ci conduce fino a lui, ci fanno ala due lunghe file di personalità. Ma l’accoglienza è calorosa, come tra amici di lunga data. L’augurio che ci scambiamo è che la tournée porti frutti di pace e di fraternità. Ma è in uno dei teatri più belli della capitale giapponese, la Fumon Hall, che si aprono le celebrazioni ufficiali. Cade infatti il 4 ottobre l’anniversario della morte di Nikkyo Niwano, avvenuta nel 1999. Il giorno stesso di san Francesco, come non mancano di fare presente gli amici della Rissho Koseikai. E dicono anche di avere nella loro casa di rappresentanza un pannello con la sua preghiera semplice: Signore, fammi strumento della tua pace…. Si vive un’ora di intensa, profonda unione di spiriti e di cuori. Le artiste del complesso cantano in giapponese proprio la preghiera di san Francesco, se- guita poi da Furusato, una canzone tradizionale che parla dell’amore per il paese natio. Il 15 novembre, in una seconda celebrazione nell’Aula Sacra di Tokyo, viene letto il messaggio di Chiara Lubich per l’occasione. L’invito a un nuovo impegno a vivere e lavorare insieme, con dedizione e con fiducia, sostenendosi sempre l’un l’altro, per costruire l’unità della famiglia umana riscuote un grande consenso. La tournée prende il via a Nagasaki. La sera dell’esordio, il più bel teatro della città si riempiva di circa duemila persone. Per l’occasione, la stessa Kosho Niwano era giunta da Tokyo apposta per presentare al pubblico le artiste. La sua – prosegue Paola – è stata più che altro una testimonianza, in cui ha messo in rilievo il rapporto di collaborazione e il legame di vera famiglia vissuto col Focolare quando ha soggiornato con suo marito in Italia per sette anni. Il 14 ottobre giungono a Fukuoka, una città di un milione e mezzo di abitanti. Poi è la volta di Hiroshima. Incancellabili le emozioni vissute nella città martire, simbolo dell’atrocità della guerra. Ma qui soprattutto – continua Paola – la nostra testimonianza risalta in tutto il suo significato più pieno. Alla fine della serata, leggiamo su un foglietto: Ho sempre pensato che ad Hiroshima fossero le mie radici, la mia Furusato. Questa sera ho capito che sono in Dio. Una nota di fondo del tour è stata poter conoscere e condividere, per quanto possibile, le sofferenze del popolo giapponese: Da quelle passate di Hiroshima e Nagasaki, ma ancora presenti, a quelle di due catastrofi naturali, un ciclone particolarmente violento ed il terremoto a Niigata, che si sono abbattute nel paese in quei giorni. Ci siamo sentite spinte a fare anche dei nostri spettacoli un gesto di solidarietà concreta per questa gente così provata. Né mancano i contatti sia col buddhismo tradizionale, che con lo scintoismo. Un’accoglienza particolare è loro riservata dal bonzo Takeuchi, intervenuto al simposio buddhista-cristiano di Castelgandolfo nell’aprile scorso. Si approfondisce inoltre la reciproca conoscenza col mondo dei cattolici in Giappone, che pur costituendo un’esigua minoranza, sono una realtà molto viva ed apprezzata. Il cardinale di Tokyo, mons. Shirayanagi, era presente col nunzio, accanto al presidente Nichiko Niwano, allo spettacolo del 14 novembre alla Fumon Hall. Religiosi paolini e salesiani le intervistano per i loro giornali, mentre le suore salesiane le invitano a tenere un incontro-spettacolo per le loro universitarie. Alla conclusione, infine, i responsabili della Rissho Kosei-kai le ricevono per il pranzo Sayonara assieme alle persone, in tutto un centinaio, compresi i tecnici, che hanno collaborato per la riuscita degli spettacoli. Sentimenti di gioia, gratitudine, commozione si mescolano alla sorpresa per quanto è accaduto. In tutti c’è la consapevolezza di aver scritto insieme, come dicono con decisione, una pagina di fraternità, che lascerà traccia.

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