Inclini all’amore

Milovan Vuković è il nonno. Da giovane, ai primi dell’Ottocento, parte dal suo piccolo paese sperduto sulle montagne del Montenegro, per avventurarsi in cerca di fortuna a Trieste, Vienna, Colonia, New York, fino in Alaska... Un bel romanzo da Tijana Djerković, per Playground
Inclini all'amore di Tijana Djerković (Playground)

Tornato finalmente a casa, conosce Milena, minuta, il viso leggermente allungato, «ordinario se non per gli occhi incandescenti come carboni sferici».

Vladimir è il figlio della maturità di Milovan: da bambino gli piace ascoltare il padre mentre racconta le sue affascinanti avventure. A dodici anni entra nelle forze partigiane di Tito, per poi sperimentare negli anni i tradimenti, la stupidità, le percosse, il confino. Dopo la guerra, nella grigia Jugoslavia socialista, Vladimir scopre l’amore per la bella ed esuberante Vera, e la poesia.

Arianna Vuković è la nipote. Appassionata di libri, dei racconti del nonno e della magia del padre poeta, «da bambina era convinta che lo studio del padre fosse in grado di staccarsi dal palazzo e di volare». Quando però si invaghisce del figlio di un generale del controspionaggio, non sa che sta per scoprire il segreto che, per amore, il padre le ha tenuto nascosto per tutti quegli anni.

La rabbia allora l’investe come un’onda violenta: «era molto giovane, non aveva ancora imparato ad arginare i sentimenti. La saggezza nei caratteri impetuosi arriva con l’età, a volte non arriva affatto». Finchè non legge il diario del padre… Tijana Djerković, belgradese residente in Italia, ci regala una avvincente e delicata saga familiare.

 

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