In scena

Pink Floyd Ballet

Pink Floyd Ballet a Caracalla

A inaugurare la stagione estiva dell’Opera di Roma alle Terme di Caracalla è lo spettacolo di danza firmato da Roland Petit: “Pink Floyd Ballet” e “La rose malade”, due titoli tra rock e poesia, apparentemente lontani, per atmosfere e sonorità agli antipodi che trovano il loro trait d’union nella geniale vena creativa del grande coreografo francese. Il debutto del primo avvenne nel 1972 al Palais des Sports di Marsiglia: novanta minuti di danza dalla grande carica espressiva, nel contrasto tra le note psichedeliche di brani come “The Dark Side of the Moon”, “Meddle”, “Relics”, “Obscured by Clouds” e la nuda essenzialità delle calzamaglie dei ballerini vestiti dagli effetti speciali delle luci, elemento centrale della coreografia.

Nel 1973, Petit si immerge nelle atmosfere romantiche dell’”Adagietto” dalla “Quinta Sinfonia” di Mahler per creare uno struggente pas de deux su Maya Plisetskaya ispirato dai versi di William Blake. Una danza d’amore e di morte, dai contrasti intensi e tormentati in un’atmosfera di sogno arricchita dai costumi di Yves Saint-Laurent. “La rose malade”, con Amandine Albisson e Audric Bezard, e Gaia Straccamore e Giuseppe Schiavone; “The Pink Floyd Ballet”, coreografie di Roland Petit, riprese da Luigi Bonino, luci Jean-Michel Dèsiré, Corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma. Dal 24 al 27/6.

 

Quattro danzatori over 60 in Quartet Gala

La danza innalza un inno alla maturità anagrafica che spesso cela una vitalità inesauribile, un bene di cui la società e l'arte possono fare tesoro. Con un affettuoso pensiero rivolto ai quattro non più verdissimi cantanti di una casa per musicisti a riposo scaturita dall’immaginazione di un grande regista, quattro ballerini ‘diversamente giovani’ riempiono il palcoscenico con la loro gioia di danzare nella consapevolezza che, dopo la bellezza acerba della primavera e quella rigogliosa dell’estate, arrivano i ricchi frutti interpretativi della stagione più matura. Mats Ek, Ana Laguna, Susanne Linke  e Dominique Mercy, nomi leggendari della danza e tutti festosamente “over 60”, saranno i protagonisti di “Quartet gala”.

In programma due lavori del grande coreografo svedese Mats Ek (70 anni) che lui stesso interpreterà accanto alla danzatrice spagnola Ana Laguna (60 anni), sua musa e compagna di vita; quindi il 65enne Dominique Mercy, forte di quarant’anni trascorsi con il Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch immergerà il pubblico in piena atmosfera Bausch interpretando l’assolo “That Paper Boy”, coreografia di un altro collega del Tanztheater Wuppertal, Pascal Merighi; infine una delle maggiori caposcuola della danza libera tedesca, Susanne Linke, dall’alto dei suoi 71 anni interpreterà l’assolo “A Lost Solo…. With Greeting to Dore” (2014) tratto dalla sua versione della “Sagra della Primavera” di Stravinsky. “Quartet gala”, a cura di Daniele Cipriani, al Teatro Argentina di Roma, 24 e 25/6.

 

Sei giorni di “Nottindanza”

Nel suggestivo Teatro all’aperto dell’Accademia Nazionale di Danza di Roma sul magnifico colle dell’Aventino, si svolgeranno sei giorni di spettacoli, tre di danza classica e tre di danza contemporanea, che avranno come protagonisti gli allievi della scuola. Gli spettacoli, parte integrante del percorso formativo, rappresentano un momento di verifica e di crescita in cui gli studenti vengono chiamati a rapportarsi con alcuni grandi coreografi italiani e stranieri. Il 21, 22 e 24 giugno, per il programma di classica, si cimenteranno con una coreografia di Massimo Volpini “AnnakademiKa”; e con “La Strada” di Mario Pistoni.

Le serate di danza contemporanea (26,27 e 28) vedranno presentare una coreografia storica di José Limón “Excerpts from Psalm” del 1967, ricostruita per l’Accademia da Nina Watt; a seguire tre coreografie di Richard Haisma, danzatore della Murray Louis Company, con “Anni”, “Geomantics”, e “Meditano gli animali?”;  e due coreografie del norvegese di Stian Danielsen. Conclude “Bolero” nella rivisitazione di Fabrizio Monteverde. Il 23 giugno, come ogni anno, è prevista “Condividi Nottindanza” il cui ricavato sarà devoluto alla Caritas di Roma per incrementare i pasti nelle mense e i posti letto nei Centri di accoglienza.

 

Il Prometeo di Simona Bertozzi

Debutto nazionale diPrometeo: Contemplazione”, primo episodio di un articolato progetto della danzatrice e coreografa Simona Bertozzi che si svilupperà ulteriormente nei mesi a venire: «Il mio avvicinamento al mito di Prometeo» suggerisce la coreografa bolognese «ha trovato spazio in una riflessione sulla danza, sul suo farsi pratica corporea tesa alla vitalità umana e alla produzione di un alfabeto rigoroso di possibilità di scambio e coabitazione».

Lo spettacolo vede in scena, oltre alla stessa Bertozzi, la danzatrice Stefania Tansini e il cantante Dara Nowroozi: «Sul campo due danzatrici e un cantante basso baritono. Gesto fisico e gesto vocale. Una palestra ritmica: reversibilità della regola, mescolanza. Lo slancio atletico e il fraseggio della danza si impastano con la materia vocale, contraendo, irrobustendo, allineando posture e architetture dinamiche che, pur nella diversità dell’origine, trovano un possibile incontro». Progetto di Simona Bertozzi e Marcello Briguglio. Produzione Nexus, co-produzione Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto. A Reggio Emilia, Fondazione Nazionale della Danza, il 24/6.

 

A Nepi il primo festival di danza

Prima edizione del “Festival Internazionale della Danza e delle Danze”, fondato da Paolo Tortelli e Maria Pia Liotta, a Nepi. Tre giorni con ospiti prestigiosi e rappresentanti autorevole del settore tersi coreo, una maratona della danza che vedrà rappresentare le varie discipline, e ospiterà nomi di chiara fama: Carla Fracci, Beppe Menegatti, Giuseppe Picone, Rafael Amargo, Rossella Brescia, Josè Perez, Luciano Cannito, Letizia Giuliani, la compagnia di danza contemporanea Esklan Art's Factory, la compagnia Nazionale di Danza Storica, Roberta Beccarini e Pablo Moyano, Slivkina Yuliya e Zhurau Uladzislau del“Belarusian State Academic Musical Theater, Giusy Versace e Raimondo Todaro e con la partecipazione di Alma Manera, al pianoforte Kozeta Prifti.

Durante l'ultima serata del Festival verrà consegnato il premio “Lo Schiaccianoci d'Oro”, creato dall'artista Enrico Manera. Inoltre sarà allestita nella sala Nobile del Comune di Nepi la mostra fotografica “Omaggio a  Roland Petit” – I rapporti del grande coreografo francese con l'Italia e gli Enti Lirici, a cura di Carmela Piccione e Paola Leoni. Al Castello dei Borgia, dal 25 al 27/6.

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