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Cultura > Il piacere di leggere

In libreria

a cura di Oreste Paliotti

- Fonte: Città Nuova

I nostri consigli per la lettura di questa settimana

Focolari – Fabio Ciardi, “Lacrime e stelle. Per una “autobiografia” di Chiara Lubich – gli inizi”, Città Nuova, euro 14,90 – La fondatrice del Movimento dei Focolari si racconta grazie ai suoi scritti: appunti, diari, lettere, interviste, molti dei quali inediti, consentendo al lettore di entrare nell’intimo del suo vissuto, nelle esperienze più profonde, dagli inizi fino al 1962, quando la sua “Idea” ottiene il promo riconoscimento ecclesiale.

Terzo settore – Alessia Ardesi, “Oratorio Italia. Viaggio nel Paese del bene”, Rubbettino, euro 15,00 – Un libro sulla storia e il metodo dell’oratorio, da san Filippo Neri a don Bosco ai Salesiani. L’oratorio di oggi e le storie di terzo settore e di chi fa del bene (le Scuole della Pace di Sant’Egidio e le testimonianze del volontariato). Vite narrate in prima persona da quanti da giovani hanno frequentato l’oratorio e si sono distinti poi nella vita lavorativa: De Gasperi, Paola Severino, Matteo Zuppi, Aldo Cazzullo, Gianluca Vialli, Dolce & Gabbana, ecc.

Storia – Pino Ippolito Armino, “Storia dell’Italia Meridionale”, Laterza, euro 20,00 – L’Italia è stabilmente tra i 10 Paesi con l’economia più sviluppata al mondo, ma al tempo stesso il Meridione è l’area arretrata più estesa d’Europa. Come è possibile che oltre 160 anni dopo l’unificazione ancora esista questa differenza? Questo saggio ce lo racconta in sette snodi cruciali. Un aiuto per conoscere e comprendere le cause dei problemi contemporanei oltre gli stereotipi e i pregiudizi.

Anziani – Maristella Bellosta, “La policromia della vecchiaia. Le scoperte di un tempo sospeso”, Fabbrica dei Segni, euro 12,00 – La vecchiaia non spegne la curiosità delle domande, ma le moltiplica proprio come le scintille della fiamma. Nel testo, riflessioni tratte dalla Scrittura, da mistici, poeti, filosofi, teologi e anche cantautori. Quanto all’editrice, la “Fabbrica dei Segni” è una Cooperativa sociale che ha lo scopo di avviare e gestire attività produttive volte a favorire l’inserimento lavorativo di persone con difficoltà.

Donne e filosofia – Simonetta Tassinari, “Il sapere dell’anima”, Oltre Ed., euro 18,00 – Ildegarda di Bingen, Juana Inés de la Cruz, Edith Stein: tre donne, tre filosofe, tre modi originali di pensare là dove la ragione incontra il mistero, e la spiritualità si fa conoscenza. Troppo spesso relegate al margine, o considerate solo figure religiose, esse emergono in questo saggio nella loro piena potenza intellettuale. Con rigore e sensibilità, l’autrice ne ricostruisce vita e dottrina. Non reliquie del passato, bensì voci vive e sorprendentemente attuali.

Religioni – Franco Garelli/Stefania Palmisano, “Le religioni nel mondo globale”, il Mulino, euro 30,00 – L’ateismo e l’agnosticismo dilagano, ma il 75 per cento della popolazione mondiale professa tuttora la propria appartenenza ad una fede. Gli autori, entrambi sociologi della religione, forniscono le chiavi di lettura di questa realtà complessa, scandagliando nuovi approcci e nella consapevolezza che la religione, pur se ha una minore presa sulle coscienze, continua a svolgere un ruolo pubblico di rilievo.

Testimonianze – Malala Yousafzai, “Finding My Way (Trovare la mia strada)”, Garzanti, euro 18,00 – Apparsa sulla scena pubblica a soli 15 anni dopo aver subìto l’attentato di estremisti talebani, Malala è diventata un’icona internazionale di coraggio e resilienza. Eppure, per anni ha faticato a trovare il proprio posto in un mondo che non sentiva suo. Ora, per la prima volta, si ripresenta in un memoir delicato in cui spiega cosa ha significato, per lei, farsi strada nella vita senza lasciarsi definire dai suoi periodi più bui.

Geni dell’arte – Costantino D’Orazio, “Sfida per la bellezza. Bernini contro Borromini”, il Mulino, euro 17,00 – Nella Roma del XVII secolo si svolge la storia di due grandi maestri, al di là dei miti e delle leggende che li vogliono eterni avversari: due geni, due visioni, un’unica città, teatro del loro duello ma anche delle loro affinità. Con opere mirabili e inaspettate, come registi sul palcoscenico del mondo, Bernini e Borromini mettono in scena la grande illusione barocca: l’arte come teatro dell’anima.

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