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I nostri consigli per la lettura di questa settimana

Personaggi – Curzia Ferrari, “I giorni di Jacques”, Ares, euro 15,00 – La storia di Jacques Fesch (1930-1957), un assassino candidato agli altari. Prima di finire ghigliottinato per aver ucciso un poliziotto durante una rapina, durante i tre anni trascorsi nella prigione parigina de “La Santeé” il giovane Jacques maturò una profonda ricerca di Dio che lo portò alla serena accettazione della morte. La sua causa di beatificazione è stata aperta nel 1987 dall’arcivescovo di Parigi.

Narrativa – Cristiano Caracci, “Il capitano della Torre di Galata”, Santi Quaranta, euro 13,00 – Caracci delinea, in questo nuovo romanzo raffinato e immaginoso, la ribellione dei greci contro gli ottomani in terra di Morea. Nella cornice di una storia colma di episodi violenti, fa emergere l’umanità, la dolce vita e il desiderio di pace del capitano Solimano.

Spiritualità – Joseph Ratzinger/Benedetto XVI, “Per amore”, Cantagalli, euro 17,00 – Il papa emerito eccezionalmente torna a parlare tramite questa raccolta di omelie, in gran parte ancora inedite, in cui affronta il tema che sin dall’inizio più di ogni altro ha trattato: l’amore di Dio. Amore che per lui è il nucleo vitale della Chiesa e l’anima della vita di ogni uomo in cammino sui sentieri del tempo verso la santità.

Storia – Giovani Laterra, “Storia della tortura”, Rusconi Libri, euro 14,00 – La fantasia perversa di un potere legalizzato o no ha “inventato”, dall’antichità ai giorni nostri, le più svariate tecniche per ottenere la confessione, la conversione o semplicemente la sottomissione della vittima, fino al paradosso. Un dolore che dura da secoli narrato dall’autore senza moralismi. Forse solo con un pizzico d’ironia per non finirne travolti

Alimentazione – Vito Teti, “Il colore del cibo”, Meltemi, euro 24,00 – Terza edizione totalmente rivista di un’ accurata indagine antropologica – sorta di “breviario alimentare” – sulle abitudini gastronomiche dei popoli mediterranei, interpretate come espressione di una civiltà fondata sul senso dell’ospitalità, della sacralità del cibo, del mangiare insieme. In alternativa all’ideologia del fast food e alla “gastro-anomia”, al di fuori della retorica della “dieta mediterranea”.

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