Impressionisti segreti

Doveva rimanere aperta fino all’8 marzo, ma, data l’affluenza e la richiesta da parte del pubblico, la mostra “Impressionisti segreti” allestita al Palazzo Bonaparte, a Roma, è stata prolungata fino al 3 maggio.
Alfred Sisley - Tournant du Loing à Moret. Printemps, 1886 - olio su tela – Collezione Pérez Simón, Messico

Per celebrare la sua apertura al pubblico, Palazzo Bonaparte non poteva sperare di meglio. L’edificio, uno dei gioielli nascosti di Roma ma meravigliosamente conservato, ha aperto le porte all’arte ospitando la mostra “Impressionisti segreti” e i risultati sono andati ben oltre le aspettative. Dal 6 ottobre 2019, data dell’apertura della mostra al pubblico, sono state numerosissime le persone accorse a visitare la mostra e il palazzo, divenuto ora un nuovo polo di cultura per la città eterna, e per questo motivo ne è stata annunciata poche settimane fa la proroga fino al mese di maggio.

L’atmosfera di Palazzo Bonaparte è elegante e sofisticata. Situato proprio di fronte all’Altare della Patria, è sempre stato residenza privata, fino all’acquisizione da parte del gruppo assicurativo Generali. Entrare nell’atrio equivale a fare un passo indietro nel tempo: le volte, l’imponenza delle colonne e le decorazioni danno la sensazione di trovarsi improvvisamente in un’altra epoca. L’edificio, risalente alla seconda metà del Seicento, prende il nome di Palazzo Bonaparte da Maria Letizia Ramolino, madre di Napoleone, che vi dimorò dal 1818 fino al 1836, anno della sua morte. Era lei l’anima di questa elegante e nobile residenza nel centro di Roma, che abitava nell’attesa di poter riabbracciare il figlio che era esiliato sull’isola di Sant’Elena.

Al primo piano del palazzo, decorato con soffitti mozzafiato e preziosi pavimenti a vista, è allestita la mostra degli “Impressionisti segreti”, suddivisa in quattro sezioni. L’esibizione vuole raccontare con oltre 50 opere d’arte la storia dell’Impressionismo, dalla sua nascita nel 1874 fino agli artisti che hanno dato vita a nuovi gruppi artistici partendo dalla poetica di questo.

Nella prima sezione viene introdotta la nascita del movimento impressionista con opere di Camille Pissarro, Claude Monet, Paul Cezanne, Alfred Sisley e Pierre–Auguste Renoir. Questo gruppo di artisti è estremamente rappresentativo della pittura impressionista e incarna i valori che l’arte di questo movimento voleva contrapporre alla rigida pittura accademica. Amano i paesaggi e la natura, la pittura an plein air, la loro più grande fonte di ispirazione; rappresentano la percezione dell’attimo con il fine di renderlo eterno sulla tela. La loro pittura è materica, densa, brillante ed è in questa sezione che si trovano i quadri di maggiore rilievo a livello artistico.

Continuando la visita si trova una sala dedicata alla pittura impressionista nella Parigi dell’Ottocento. I maestri esposti sono Gustave Caillebotte, Paul Gauguin e Berthe Morisot, una pittrice autodidatta dal tratto sciolto e che pone enfasi sui colori chiari e i contrasti. La capitale francese e i suoi abitanti sono raffigurati qui in una veste malinconica, che ricorda i testi di Baudelaire e la malinconia li permea.

Una sezione specifica, poi, è dedicata a Renoir e ai suoi ritratti intimi e delicati, dai quali traspaiono il suo grande amore e la sua curiosità per la figura femminile. La sua arte è un vero omaggio alla bellezza della donna e il pittore francese la esalta utilizzando la sua versatilità artistica in maniera sapiente. In questa sala sono esposti quadri come “Fanciulle in riva al mare”, che riprende il tema classico delle bagnanti.

L’ultima parte della mostra è dedicata, invece, al Neoimpressionismo, il movimento che celebra la scomposizione e l’applicazione puntiforme del colore. Sono esposte qui opere in particolare di Theo Van Rysselberghe e Achille Lauge, che incarnano perfettamente il movimento e la tecnica del puntinismo.

Insomma, questa mostra e la meravigliosa cornice che la ospita valgono sicuramente la visita. Prediligendo orari come la pausa pranzo o il tardo pomeriggio, potrete godervi la bellezza di Palazzo Bonaparte e delle opere esposte in tranquillità. È possibile, inoltre, prenotare la visita in anticipo accedendo al sito www.arthemisia.it nella sezione dedicata alla mostra “Impressionisti segreti”. Uscendo dal palazzo una ragazza mi ha confidato di essere venuta alla mostra perché le avevano annullato alcuni impegni di lavoro e cercava un po’ di gioia e bellezza in questi giorni difficili. È proprio vero che l’arte, la bellezza, ci salvano.

 

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