Imperia: Festival della Cultura Mediterranea

Un mondo di mare, non solo acqua salata ma tanto di più... un susseguirsi di occasioni culturali con autori famosi a livello nazionale e internazionale

Immaginiamo di costeggiare in barca a vela la Riviera dei Fiori e scoprire sempre nuovi scorci tra le rocce, la vista delle montagne ed il mare aperto con il vento che cambia direzione durante la giornata. Cosi è stata quest’anno, tra l’emergenza la ripartenza della vita, la preparazione della 19ma edizione del Festival della cultura mediterranea svoltasi dal 31 luglio al 2 agosto nel centro del borgo di Porto Maurizio (Imperia).

Passeggiando in quei giorni per via Cascione ho potuto cogliere una miriade di occasioni culturali: dal dialogo intergenerazionale a quello tra i popoli tra Oriente e Occidente, dall’approfondimento storico e politico all’attualità del nuovo ponte San Giorgio di Genova, dall’archeologia alla biologia marina ecc .

Una passerella di autori famosi a livello nazionale e internazionale alternati a presentazioni di lavori scolastici locali, composizioni giornalistiche e poesie a tema marino.

Città Nuova Editrice e l’Associazione Socio-culturale Igino Giordani del Ponente Ligure hanno avuto la possibilità di aprire gli eventi nell’assolato pomeriggio di venerdì 31 luglio, mediante un collegamento zoom (vedi canale YouTube di Cittanuova TV) con gli autori di due libri: Dialogo dunque sono di Becchetti, Coda, Morelli, Sandonà e Liberamente Veronica di Fernando Muraca.

A Lorenzo Ferrari e Paola Amoretti chiediamo di spiegarci la genesi dell’associazione e le motivazioni che hanno portato ad intitolarla a Igino Giordani.

Come è nata la vostra associazione?
Nel marzo 2008, dopo la pubblicazione della tesi di laurea di Rosangela Calzia dal titolo “Igino Giordani: profilo umano e politico”, con alcuni amici siamo rimasti colpiti dalla sua personalità poliedrica che ci ha ispirato ad essere presenti sul territorio con contenuti e azioni atte a far conoscere la sua figura. In tal modo è iniziata la collaborazione con l’editrice Città Nuova della quale Giordani è stato il primo direttore.

Quali libri avete presentato?
I due libri presentati durante il Festival della Cultura Mediterranea sono dedicati al dialogo. Il primo è un saggio interdisciplinare: gli autori sono rispettivamente uno specialista in neuro scienze, un teologo, un economista, un docente di filosofia specializzato in etica nella pratica clinica.

Il secondo è un romanzo che, attraverso l’esperienza di una adolescente, induce alla riflessione da parte di giovani ed adulti sull’uso dei social media, sul condizionamento che possono generare e sulle possibilità di imparare a “gestire” i social e non a farsi gestire la propria vita.

Perché avete operato questa scelta tematica, insieme alla Casa Editrice Città Nuova, in occasione di questo evento?
Ci sono sembrati argomenti molto attuali, collegati tra loro per l’esigenza di trovare spazi di libertà nell’uso dei social e nella gestione del tempo, nonché nel superamento dei conflitti attraverso il vero dialogo, quello personale, con l’altro. Se il dialogo diventa generativo (cfr. Dialogo dunque sono, pag. 35), infatti, è perché i due, o i tre, o i molti dialoganti sono consapevoli di aver bisogno l’uno dell’altro.

 

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