Il violinista e il sordo

Ma il mondo è impazzito?! Perché tutta questa gente salta, balla e agita le braccia in mezzo alla strada come dei folli? La risposta del maestro spirituale Baal Shem Ṭov
Sciarma Claudio - Gruppo Folkloristico Umbria Folk di Panicale sul Trasimeno (wikipedia)

Baal Shem Ṭov è stato un grande maestro spirituale. Visse tra il XVII e XVIII secolo in quella che oggi è la martoriata Ucraina e da lui prese vita la corrente ebraica del chassidismo. Un modo di vivere che insegna come santificarsi senza abbandonare la vita lavorativa e familiare, anzi trasformando gli aspetti più banali della quotidianità in momenti di gioiosa e luminosa vicinanza con Dio.

Un giorno un tale chiese al Baal Shem Tov: «Perché i tuoi seguaci cantano e ballano a ogni minima occasione? È un modo sensato di comportarsi, quando c’è tanta sofferenza attorno a noi?». Lui rispose raccontando una storiella. Che faceva più o meno così: «Una volta arrivò in città un violinista di grande talento, che nessuno aveva però riconosciuto. Si mise in un angolo della strada ed iniziò a suonare. In poco tempo si formò intorno a lui una folla, incantata da quella musica meravigliosa. Nessuno aveva mai udito qualcosa di così bello. A poco a poco tutti cominciarono a ballare al ritmo della musica. Era un spettacolo fantastico. Un uomo sordo che passava di lì, però commentò: «Ma il mondo è impazzito?! Perché tutta questa gente salta, balla e agita le braccia in mezzo alla strada come dei folli?».

Il Baal Shem Tov aveva ormai risposto alla domanda. Ma aggiunse: «I chassidim danzano al suono della melodia che scaturisce dall’incontro con Dio in ogni situazione e in ogni creatura. Se ciò li fa apparire folli a quelli con orecchie meno sensibili, dovrebbero forse smettere di ballare?».

Questa storiella continua a interrogarci. È ancora possibile danzare oggi? Non per strada come i passanti del racconto. Ma è possibile danzare nell’intimo di noi stessi, quando ci sentiamo impauriti dalle epidemie, dalle guerre, dalla povertà, dalla preoccupazione per il futuro del pianeta? Quando ci sentiamo confusi da opinioni contrastanti, tanto da non riuscire a capire come si fa a distinguere ciò che è fake da ciò che è vero?

Saper danzare in ogni situazione è qualcosa che fa del bene a noi stessi e dà speranza agli altri. Ma non è la cosa più facile al mondo. Non è facile oggi, e non le era neppure al tempo del Baal Shem Tov, quando in Ucraina si erano accese violente persecuzioni contro gli ebrei ed era scoppiata una terribile epidemia di vaiolo.

Il segreto? Come dice la conclusione della storiella, è necessario avere “orecchie sensibili”. Alcuni ce l’hanno come dono di natura, ma la maggior parte di noi no. Allora è questione di allenarsi, imparare un po’ alla volta a riconoscere nelle circostanze della vita qualche nota della musica del violinista. Così si comprende che se il male è incontrollabile, il bene è pur sempre alla portata delle nostre mani. O meglio… delle nostre orecchie.

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