Il ritorno di mamma Elisa

La Rigaudo torna a marciare dopo quattro anni e una figlia. Sarà una dei sette atleti piemontesi in partenza per Londra
elisa rigaudo

La cuneese Elisa Rigaudo, 32 anni, allenata da Sandro Damilano, è la medaglia di bronzo di Pechino 2008 della 20 km di marcia. Dopo quattro anni e una figlia, si ripresenta alle Olimpiadi di Londra, intenzionata a confermarsi su alti livelli mondiali. Ma la sua Olimpiade, dopo quella di Atene e quella di Pechino, ha un gusto nuovo. Perché a fare il tifo per mamma questa volta c’è anche la piccola Elena di un anno e mezzo. Sì perché l’atleta, nata e vissuta a Robilante nelle valli cuneesi, dove vive con il marito Daniele e la sua bimba, ritorna alle competizioni dopo la maternità. In realtà già lo scorso anno Elisa ha ripreso la marcia e ha collezionato un altro bronzo in Coppa Europa e il 4° posto ai Mondiali di Daegu, quando la piccola Elena aveva appena 9 mesi. Alla domanda sul come sia cambiata la sua vita da atleta dopo la nascita di Elena, Elisa risponde serenamente:«Sicuramente è più piena e frenetica, ma allo stesso tempo ho nuovi stimoli per affrontare ogni giorno la fatica dell’allenamento».

La Rigaudo è una dei sette atleti piemontesi tra i 39 azzurri dell’atletica leggera (la cui federazione italiana è guidata da un cuneese ex olimpionico Franco Arese) che difenderanno i colori nazionali alle Olimpiadi di Londra 2012 a partire dal 3 agosto. Dai Giochi di quattro anni fa a Pechino ritroviamo a Londra oltre la Rigaudo, la biellese mezzofondista Elena Romagnolo e il campione italiano dei 100 metri il torinese Fabio Cerutti, colonna della staffetta azzurra del 4per100 che si ripresenta ai blocchi di Londra con al petto il titolo di campione italiano dei 100 metri. Esordio olimpico invece per il cuneese Josè Bencosme De Leon, classe 1992, originario della repubblica dominicana, che fa i quattrocento ostacoli, tra i più giovani della spedizione azzurra; il torinese Davide Manenti 200ista che l’anno scorso ha vinto l’oro agli Europei Under 23 di Ostrava; la biellese Nadia Ejjaffini sui 5 mila metri, e l’alessandrina maratoneta Valeria Straneo, volto nuovo della maratona italiana che il 15 aprile ha stabilito a Rotterdam il nuovo record italiano della distanza.

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