Il Parlamento chiude, ma per poco

Solo 25 giorni di pausa per il Senato e 27 per la Camera. Il Governo si dà dei turni per rimanere ‘in servizio’ anche in agosto, mentre ancora non trova una soluzione il "problema" dell'Imu
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Stavolta diamo un esempio. È l’Italia la più stakanovista.Il Parlamento europeo ha detto ‘stop’ ai propri lavori già il 4 luglio scorso e riaprirà il 9 settembre. In Inghilterra la pausa estiva alla Camera dei Comuni è iniziata il 17 luglio e durerà fino al 30 settembre. Le due Camere del Parlamento francese hanno chiuso i battenti a metà luglio e riapriranno dopo la prima decade di settembre. In Germania, il Bundestag è in ferie addirittura dal 28 giugno.

E da noi? Solo 25 giorni di pausa per il Senato e 27 per la Camera, i cui rispettivi lavori d’aula riprenderanno il 4 ed il 6 settembre. Un vero primato, non solo in raffronto ad altri Parlamenti, ma anche rispetto ai dati precedenti del nostro stesso Paese, dove, nelle scorse legislature, la sospensione estiva dei lavori parlamentari non era inferiore ai 45 giorni.

Reperibilità dei parlamentari. Non è una novità, c’è sempre stata. In caso di necessità Commissioni ed Aule possono essere convocate anche nel periodo di sospensione ufficiale dei lavori. Quindi cellulari di deputati e senatori devono rimanere sempre accesi.

Per la Camera è già prevedibile un seduta ‘interinale’ prima della fine di agosto. Infatti, il Decreto legge sul femminicidio, varato dal Consiglio dei ministri nei giorni scorsi, sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale fra il 18 e il 19 agosto. Il testo dovrà essere presentato in Parlamento entro cinque giorni dalla pubblicazione, e la discussione partirà dalla Camera (dal 21-22 agosto). Quindi ferie interrotte per i deputati.

E il governo? Il premier Letta ha assicurato che «il governo non andrà in vacanza» e continuerà a lavorare anche nel mese di agosto, con un’alternanza concordata ai vertici dell’esecutivo fra lui ed Alfano. Prima dei temi caldi rinviati a settembre ed oltre (finanziamento pubblico ai partiti, riforme istituzionali), incombe la scadenza (annunciata) del 31 agosto fissata per la decisione da prendere riguardo all’IMU.

Con questa spada di Damocle pendente, il governo potrebbe mai andare in vacanza?

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