Il morso del più. Incontri con Luigi Ciotti

Pieve di Romena nel Casentino (Arezzo). Luogo che accoglie il dialogo sul senso della vita e dell'impegno. L'occasione per conoscere meglio la storia del fondatore di Libera.
Ciotti a Romena

Bisogna visitare la splendida pieve di Romena, in terra di Casentino (Arezzo), per rendersi conto di questo luogo aperto a tutti i viandanti in cerca di senso. Qui, nell’antico tragitto che porta verso Roma, dal 1991 ha trovato dimora un’esperienza di fraternità, dialogo e accoglienza con le tante periferie esistenziali generate dal mondo contemporaneo.

Il testo raccoglie alcuni interventi pubblici che don Luigi Ciotti ha fatto a Romena attingendo alle ragioni delle scelte radicali che hanno segnato la sua vita. Un’occasione per comprendere la radice di un impegno sociale come risposta alla proposta di “saldare la terra con il Cielo” a partire dalla sua vicenda di bambino, nato nel 1945, emigrato dalle montagne venete del Cadore nella Torino industriale dove conosce l’umanità della solidarietà operaia.

A vent’anni fonda il Gruppo Abele partendo dall’attenzione alla fragilità di un clochard che gli indica la via e, poi, la vocazione sacerdotale, la strada come parrocchia e le tante storie appassionanti che conducono alla rete di Libera. Una rete creata per cercare di riscattare il Paese da tutte le mafie, con la consapevolezza di accettare il “rischio dell’apparente inutilità”, per rispondere «alla proposta di Cristo di essere fedeli agli altri, a Dio e anche a sé stessi». Una lettura come antidoto al pregiudizio comune che giudica l’azione separata dalla contemplazione.

 

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