Il Gran Concerto

Ha recentemente concluso la sua terza edizione con uno “Speciale Natale” nel prime time della serata di Natale.
Gran concerto

Novecento bambini dai due ai tredici anni in un teatro torinese che si divertono mentre ascoltano Uto Ughi impazzare al violino, o l’Orchestra Sinfonica della Rai eseguire impeccabilmente alcuni brani fra i più popolari delle opere classiche: dal Guglielmo Tell di Rossini al Concerto per due trombe e archi di Vivaldi, solo per citarne alcune.

Si tratta di brani tratti dalle puntate de Il Gran Concerto, in onda su Raitre la domenica mattina alle 9.10, che ha recentemente concluso la sua terza edizione con uno “Speciale Natale” nel prime time della serata di Natale. È un format originale spagnolo, adattato al pubblico italiano da Raffaella Carrà e Sergio Japino insieme a Caterina Manganella e a Loredana Lipperini. In onda dal 2008 in Italia, ha ottenuto dati di ascolto sempre crescenti, con il merito di essere riuscito ad appassionare con naturalezza i bambini al mondo della musica classica.

 

 “Il Gran Concerto” è un programma solo per bambini?

«È riduttivo pensarlo – racconta Caterina Manganella – perché Raitre sta portando avanti una grande operazione culturale e di servizio pubblico. Sfatando il pregiudizio che la musica classica sia lontana dalla vita della gente, abbiamo trasmesso dei modelli alternativi di gioco e di socializzazione che fanno bene anche agli adulti.

«Si pensi ad esempio alla rubrica del programma nella quale un bambino prova ad essere direttore d’orchestra: la sua emozione è uno spettacolo che si comunica anche a chi lo guarda da casa. Passa così un modello positivo, alternativo ai facili protagonismi, che offre l’esperienza dell’armonia di un gruppo e allo stesso tempo forma al bello tramite il gioco».

 

Cosa ti ha lasciato questo programma?

«Una stupenda esperienza di lavoro di squadra. Tutti i professionisti del Centro di produzione Rai di Torino (costumisti, scenografo, troupe, redazione, regia, trucco&parrucco, musicisti, eccetera) hanno lavorato con grandissimo entusiasmo e generosità; è anche grazie a questa umanità che abbiamo potuto regalare a tanti bambini divertimento ed emozioni, facendo loro scoprire Mozart o Verdi attraverso una grande orchestra».

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