Sfoglia la rivista

Persona e famiglia > Noi due

Il dono delle relazioni

di Angela Mammana

- Fonte: Città Nuova

Le relazioni umane sono un viaggio complesso e trasformativo: non semplici da controllare o rendere perfette, ma occasioni profonde di crescita interiore. Ognuno di noi è composto da molteplici aspetti che entrano in dialogo – e talvolta in conflitto – con quelli dell’altro. Accogliere questa complessità permette di sviluppare consapevolezza, responsabilità e completezza. La relazione, se vissuta pienamente, diventa così un percorso di scoperta di sé

Due persone che camminano in campagna. Foto di Marta Esteban Fernando da Unsplash.

Quando parlo di rapporti umani, mi piace ricorrere a una metafora che trovo particolarmente evocativa: considerarli come un’avventura, un viaggio senza fine nell’ignoto che ci spinge a esplorare il mondo – fuori e dentro di noi – lungo il cammino inevitabile della nostra evoluzione di coscienza. Si può definire come un viaggio appassionante, benché attraversato da oscillazioni e cambi di rotta improvvisi.

Sfortunatamente, a pochi tra noi è stato insegnato ad avere fiducia nei rapporti e a coglierne l’insegnamento. Al contrario, siamo stati educati a comportarci nelle nostre relazioni in modo “appropriato”, a tentare di gestirle e, in generale, a controllarle affinché nessuno – né noi né l’altro – sia mai a disagio o infelice. Far sparire i disagi, risolvere i problemi, evitare i conflitti: queste sono le caratteristiche su cui concentriamo la nostra attenzione quando ci relazioniamo con la persona amata, un familiare, un collega o chiunque altro.

La nostra cultura è essenzialmente razionale e tesa al raggiungimento di un risultato, e questo si riflette anche nelle nostre relazioni, che vorremmo senza difetti ed efficienti. Leggiamo libri che spiegano come migliorarle, impariamo tecniche di analisi e comunicazione, metodi di risoluzione dei conflitti. Tuttavia le nostre relazioni non sono mai del tutto scorrevoli, non funzionano come vorremmo, e così – che si tratti di educare un bambino, parlare con i genitori, confrontarsi con un collega o riconnettersi con la persona amata – le cose possono diventare inspiegabilmente complicate.

In qualche modo, la nostra visione razionalistica ci induce a pensare che, se arrivassimo a scoprire il “funzionamento” di una relazione, non saremmo più infelici, incompresi o annoiati. Il nostro perfezionista interiore coltiva l’immagine di due persone mature, amorevoli e perfettamente assortite, capaci di sostenersi e comunicare con buon senso, risolvendo ogni problema sedendosi a parlarne in modo pacato, ascoltando e rispettando. Tutto senza mai ferire i sentimenti dell’altro, senza confusione, senza mettere in discussione i presupposti di base. Sono qualità ammirevoli, ma spesso si tratta di fantasie alimentate da film e pubblicità, che mostrano relazioni idealizzate.

In realtà, gli individui e i rapporti umani sono molto più complessi. Ognuno di noi è composto da molteplici aspetti, sé o sub-personalità, ognuno dei quali cerca di attirare la nostra attenzione per vedere riconosciuti e soddisfatti i propri bisogni. Di conseguenza, quando due persone entrano in relazione, a incontrarsi sono due mondi complessi che cercano di comunicare. Questi mondi interiori, composti dagli aspetti che formano la nostra personalità, non hanno quasi mai una visione omogenea delle cose: discutono costantemente, anche quando cerchiamo di comportarci con coerenza nel rapporto con l’altro. Anzi, quanto più il tema tocca la nostra emotività, tanto più grande sarà il disaccordo tra i sé che abitano il nostro mondo interiore.

Man mano che la nostra consapevolezza cresce, diventiamo capaci di accedere a un numero maggiore di sé: abbiamo più coscienza di ciò che avviene in noi e nella relazione. Questa crescita conferisce ai rapporti una nuova profondità e complessità, e dona a ciascuno di noi un maggiore senso di completezza. È questo il dono della relazione: il dono dei nostri sé. Se ci offriamo ad essa veramente, la relazione diventa un viaggio nelle profondità del nostro essere, un’occasione per guardare in noi stessi e conoscere le diverse parti che compongono il nostro mondo.

Dunque, se vissuta pienamente, la relazione ci obbliga a prenderci responsabilità del nostro mondo interiore e, per quanto caotiche o imbarazzanti possano essere alcune delle sue parti, ognuna ha un dono da offrirci.

Riproduzione riservata ©

Sostieni l’informazione libera di Città Nuova! Come?
Scopri le nostre riviste,
i corsi di formazione agile e
i nostri progetti.
Insieme possiamo fare la differenza! Per informazioni:
rete@cittanuova.it

Esplora di più su queste parole chiave
Condividi

Ricevi le ultime notizie su WhatsApp. Scrivi al 342 6466876