Il destino di un guerriero

Un kolossal sui generis, dalla spettacolarità ricercata e non convenzionale. È opera del regista spagnolo Agustin Diaz Yanes, che ha tratto il soggetto dai romanzi di Perez Reverte, scritti rifacendosi ad alcune cronache del Seicento spagnolo, quando la corte di Filippo IV era devastata da intrighi e corruzione. Il ruolo del combattente Alatriste è stato affidato a Viggo Mortensen (il re Aragorn de Il Signore degli anelli), che ha impersonato un soldato sobrio e rude dalle molte sfaccettature, gli ha conferito le proprie debolezze, ammorbidendolo e rendendolo credibile. Il film, pur presentando battaglie cruente ad alto impatto scenografico e interni sfarzosi, predilige uno sguardo approfondito sui personaggi, anche secondari, e si sofferma, con calma e pacatezza, su atmosfere particolari, ca-

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