Il coriandolo

È considerato rimedio digestivo, antisettico, antispasmodico, antiputrido e carminativo.
Il coriandolo

Le spezie, anche se sono poco conosciute, meriterebbero un maggiore consumo perché hanno diverse benefiche proprietà. La pianta di coriandolo appartiene alla stessa famiglia del prezzemolo e del finocchio.
Fin dall’antichità il coriandolo è stato usato non solamente come aromatizzante e conservante ma anche per uso medicinale. In alcune tombe egiziane è raffigurato come offerta rituale e anche gli antichi romani lo coltivavano.
Macinato costituisce uno degli ingredienti importanti del curry, condimento diffusissimo, specialmente in India e tra le popolazioni asiatiche. È considerato rimedio digestivo, antisettico, antispasmodico, antiputrido e carminativo. Oggi tutti noi troviamo il coriandolo specialmente nella mortadella e in altri insaccati.
In pasticceria, invece, si impiega per condire biscotti e pasticcini e il suo olio si usa in aromaterapia. Nel Regno Unito il coriandolo è molto diffuso e spesso preferito al prezzemolo e al basilico.
Con il coriandolo si possono fare tisane per combattere difficoltà digestive, dolori di stomaco, problemi di aerofagia ed emicranie. C’è da segnalare, infine, che un recente studio pubblicato dal Journal Medical Microbiology ha riportato che l’olio derivato da questa spezie è un potente antibiotico, efficace contro diversi ceppi batterici quali l’escherichia coli, la salmonella e lo stafilococco aureo.

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