Il Civil Rights Act compie 50 anni

L’ostinatezza della signora Parks e la determinazione del giovane King dietro una svolta epocale nella storia statunitense
Martin Luther King

Il 1° dicembre 1955 una certa Rosa Parks, una donna di colore di Montgomery in Alabama, su un autobus di linea non cede il posto ad un uomo bianco. Per questo viene arrestata e accusata di violazione dell’ordinanza sulla segregazione razziale vigente nella città.

Uno sconosciuto giovane uomo di colore, un tale Martin Luther King, protesta per l’arresto della Parks organizzando un boicottaggio pacifico delle autolinee della cittadina di Montgomery. Le persone di colore di Montgomery non useranno autobus per 381 giorni. Come reazione King viene arrestato con altre 90 persone di colore per intralcio al servizio pubblico.

Sembra una storia d’altri tempi, invece accadde solo una manciata di decenni fa nella più grande democrazia del mondo. La segregazione razziale, come ogni piaga sociale, affonda le sue radici nella storia: il commercio degli schiavi africani verso il nuovo mondo non nasceva da un odio razziale verso i neri, ma dal bisogno di trovare mano d’opera a costo quasi nullo per il faticoso lavoro nelle piantagioni, soprattutto quelle di cotone e canna da zucchero.

Dal sedicesimo al diciannovesimo secolo furono importati in America circa 10 milioni di schiavi africani, di cui il 70 per cento lavorava, in condizioni abominevoli, nelle piantagioni di canna da zucchero. Questo perché gli occidentali, che poco o nulla sapevano di tutto ciò, avevano coltivato una passione fino ad allora sconosciuta per i dolci. Bevevano caffè e tè dolcificato con lo zucchero, gustavano torte e biscotti. Quello dello zucchero era diventato un commercio fiorente. Con l’abolizione della schiavitù, dal seme maligno del periodo delle deportazioni nacque quella che col tempo divenne la segregazione razziale negli USA.

L’ostinatezza della signora Parks e la determinazione del giovane King diedero una svolta significativa alla storia. Martin Luther King ricorse allora in appello e vinse. Fu l’inizio della battaglia per i diritti civili. Che culminò dopo lunghe e dolorose traversie, dopo gli assassini di Kennedy e King, dopo lunghe peripezie politiche e legislative, con il Civil Rights Act firmato dal presidente Lyndon Johnson il 2 luglio 1964. 50 anni fa. Una legge che ha cambiato il volto degli USA e non solo.

Come al solito, per disfare gli errori della storia… ci vogliono secoli. L’importante è arrivarci.

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