I “santi” della Riforma

Sono più di trecento i profili dei testimoni della fede, di diverse confessioni,  da Lutero, a Bach, a Bonhoeffer. Città Nuova li ha raccolti in un Dizionario. Ne parliamo con il teologo riformato Stefan Tobler
Carlo V riceve la Confessio Augustana il 25 giugno 1530

È un pregiudizio diffuso che il mondo protestante non "riconosca i santi". In realtà l’eroismo della donazione radicale a Dio è fortemente sentito anche nelle Chiese della Riforma. Città Nuova presenta una novità editoriale: il dizionario Testimoni della fede nelle chiese della Riforma. Sono più di trecento i profili di cristiani provenienti dalle diverse confessioni, da Johan Sebastian Bach a Dietrich Bonhoeffer, a John Milton che verranno raccontati nell’opera. Abbiamo raggiunto uno dei curatori, Stefan Tobler, teologo riformato, docente all’università di Sibiu in Romania e membro del centro studi interdisciplinare Scuola Abbà.

 

Professor Tobler, la Confessio Augustana, testo base per il protestantesimo redatto nel 1530, mostra quanto sia radicata la passione per la santità, l’intimità mistica e l’eroismo della radicale donazione a Dio. Ci spiega qual è il concetto di santità per le Chiese nate dalla riforma? E perché il termine "testimoni della fede"?

 

«Per le Chiese della riforma il concetto di santità è vicino al concetto biblico: è l’essere in Cristo nella fede. Questo si traduce nella fiducia nella grazia di Dio, poiché è nella fede che tu ti porti in un altro modo di essere, che è l’essere in Cristo. Per i singoli, e nello stesso momento insieme, è al contempo anche un essere in comunione con gli altri nella communio sanctorum. Fondamentale è che non si pensa tanto ad uno stato raggiunto rispetto ad una scala, in un’ascesi di virtù, quanto ad uno stato raggiunto con un salto in Cristo. Accanto al concetto di santità convive quello di santificazione. Non si dimentica, cioè, che poi, nella vita concreta esista un cammino, una crescita. Un concetto che, nella storia del protestantesimo, ha avuto varie tappe ed è stato molto dibattuto. Sia nell’introduzione che nei singoli profili del dizionario, è possibile scoprire  le modalità e le forme in cui la  santificazione è stato intesa nel protestantesimo»

 

Questo tipo di lavoro non è un esempio di comunione fattiva tra diverse confessioni religiose? E come si potrebbe continuare su questa scia tracciata dal dizionario?

 «In primo luogo la collaborazione tra i curatori e gli autori è stata una esperienza bella e proficua. Come fatto in sé è certamente anche un esempio  di quello che descrive. Credo che parecchie cose che si trovano nel libro possano essere una sorpresa per un lettore cattolico, in particolare ciò che riguarda Movimenti protestanti più recenti. Sono chiese più nuove, come ad esempio le Chiese pentecostali, che hanno abbastanza spazio in questo dizionario, in corrispondenza dell’importanza numerica nella cristianità di oggi. Proprio questo elemento di sorpresa può, e noi speriamo che lo faccia, sollecitare delle domande, della curiosità a capire meglio, ad entrare in dialogo con  queste realtà esistenti anche in Italia. Ma è anche una sfida per capire la ricchezza del lavoro di Dio nella storia dell’umanità»

 

In che modo la lettura del dizionario può stimolare a cercare delle figure che per cattolici e protestanti possono essere testimoni della fede validi per tutti, proprio per questo essere uniti a Cristo.

«Certamente, se ciò che unisce tutta la varietà di questi testimoni, che è l’essere uniti a Cristo, venisse fuori sarebbe la cosa più bella. Allora avremmo già il cuore di quello che è il fondamento dell’unità di tutti i cristiani. Non penso, però, adesso alla possibilità di definire un qualche cerchio o gruppo di santi che possano essere riconosciuti da tutti indistintamente, perché, forse si limiterebbe, la possibilità di vedere la varietà dell’agire dello Spirito nelle varie forme di vita cristiana. È importante far parlare queste figure così come sono, poiché non sono immediatamente e incontestabilmente riconosciute da tutti subito, ma hanno un valore unico e importante nel loro contesto e nella strada che hanno tracciato»

 

I numeri del dizionario Testimoni di fede nelle chiese della Riforma (Città nuova editrice)

  

60 collaboratori appartenenti alle Chiese nate dalla Riforma del ‘500

341 profili di testimoni della fede provenienti dalle diverse confessioni:

Chiese luterane, anglicane, pentecostali medotiste e molte altre

Tra le figure presentate:

Johann Sebastian Bach (musicista)

Dietrich Bonhoeffer (martire del nazismo e teologo)

Soren Kierkegaard (filosofo)

Grace Agar (missionaria)

John Milton (poeta)

Rembrandt Harmenszoon van Rijn (pittore)

Direzione scientifica di James Puglisi e Stefan Tobler.

 

 

 

 

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