I diesel Volkswagen

La vicenda della casa automobilistica tedesca è un colpo all'immagine di efficienza e affidabilità di un paese. Al contempo accelera il processo che  trasferirà dall'officina alla strada le prove tecniche di emissioni e di consumo
Volkswagen

Non solo la Germania, ma il mondo intero è allibito per il crollo del mito dell'affidabilità tecnica tedesca. Lo ha distrutto la stupefacente ammissione, prima di dimettersi, dell’amministratore delegato della Volkswagen: la sua società ha utilizzato un software per far rientrare le emissioni dei suoi motori diesel nei parametri richiesti dalle specifiche di emissione americane di ossidi di azoto.

 

Le case automobilistiche Usa per le auto utilizzano solo motori a benzina e forse per questo nelle tabelle delle massime emissioni di ossidi di azoto l’ente di protezione ambientale (EPA) degli USA non tiene conto, come  in Europa (dove i motori diesel sono oltre il 50 per cento) di una emissione di NOx doppia, dovuta al diverso sistema di combustione.

Così per pensare fino a prova contraria bene del prossimo e quindi anche della dirigenza Volkswagen, escludendo una truffa deliberata e consapevole che ben difficilmente avrebbe potuto rimanere a lungo nascosta, probabilmente essa, in difficoltà per le specifiche stringenti di emissione per i diesel nel mercato americano, nel software che regola la gestione del motore ha previsto anche un funzionamento a bassa potenza con emissioni ridotte, quando esso è fatto operare nelle condizioni previste in officina per il test.

 

Noi automobilisti sappiamo che difficilmente riusciremmo a riprodurre con la nostra guida i consumi dichiarati all’acquisto dell’auto, ma per questo non mettiamo in dubbio che tali consumi possano essere ottenuti nelle condizioni di collaudo: probabilmente una simile  logica ipocrita di rispetto dei limiti di legge è stata utilizzata per vendere motori diesel poco efficienti.

Una logica comunque di corto respiro, perché presto le prove in officina saranno sostituite sia in Usa che in Europa da prove su strada, grazie ad uno strumento inserito nel portabagagli. Quindi occorrerà costruire motori davvero a bassa emissione e che sia tecnicamente realizzabile, lo ha a quanto pare dimostrato la prova su strada, in parallelo a quello dei diesel Volkswagen, effettuata con un diesel BMW, che operva con emissioni nei limiti di legge.

I più letti della settimana

Tonino Bello, la guerra e noi

Mediterraneo di fraternità

La forte fede degli atei

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons