I colori dell’Immacolata

L’Immacolata è preservata dal peccato originale, perché riempita di grazia. Non è una bella immagine da contemplare, ma il segno più alto di quello che Dio è capace di fare quando sbizzarrisce la sua fantasia di amore: fa altri uguali a sé
madonna di lourdes

“Rallegrati, riempita di grazia”, è il saluto dell’angelo a Maria, “tradito” nella nostra traduzione: “Ave, piena di grazia”. Vi immaginate che l’angelo sia andato da Maria salutandola: “Salve, buon giorno”? “Rallegrati”, parola che evocava le profezie che predicevano alla Figlia di Sion (Israele) la venuta del Messia: “Rallegrati, Figlia di Sion […] il Signore è nel tuo seno”, canta Sofonia (3,15.17). “Riempita di grazia” è il nome nuovo che Dio dà a Maria: è la “riempita di grazia”. Non semplicemente piena, perché è frutto di un’azione totalmente gratuita di Dio, che l’ha scelta per essere “unica” fra gli amati da Lui, capolavoro del suo amore. L’ha fatta così perché fosse madre del Figlio di Dio.

Questa è l’Immacolata, preservata dal peccato originale, perché riempita di grazia. La sola esenzione dal peccato resterebbe qualcosa di semplicemente negativo, che, al massimo, le darebbe un nitore, una bianchezza, come appare in tutte le sue raffigurazioni, anche a Lourdes. Se l’Immacolata mi avesse chiesto un parere, non le avrei suggerito di apparire a Bernardetta come “la bianca Signora”, ma con un vestito a colori, simbolo della pienezza di grazia, delle grazie. Ma è solo la mia opinione.

Volevo dire che l’esenzione dal peccato in Maria è il vaso vuoto che ha potuto accogliere tutti i doni di Dio, addirittura Dio stesso fatto suo figlio. L’Immacolata è la creatura nella quale tutti gli aggettivi positivi, che sogniamo per noi e per quelli che amiamo (bello, buono, generoso, amabile, vero, paziente, forte…) si sono realizzati al massimo. È il giardino dove sono sbocciati tutti i fiori, anzi, è il fiore.  

Ed è una figura calda, perché tutta la pienezza che ha ricevuto non l’ha tenuta per sé. È fatta piena di grazia per essere madre, per partorire, allattare, baciare un figlio e anche questo non  per sé, ma per donarlo al mondo. È ricchissima e ha dato tutto.

È logico: se Dio l’ha riempita di grazia, vuol dire che l’ha riempita di sé e Lui è l’amore. L’Immacolata non è una bella immagine da contemplare, ma il segno più alto di quello che Dio è capace di fare quando sbizzarrisce la sua fantasia di amore: fa altri uguali a sé.

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