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Italia > Inclusione

Homes4All, il miracolo di trovare casa

di Candela Copparoni

- Fonte: Città Nuova

Un’idea innovativa per ridurre l’emergenza abitativa dando una nuova vita ad immobili sfitti o sottoutilizzati

Homes4All in azione durante un incontro informativo.

Non è nuova la notizia di quanto sia difficile in Italia – e non solo – trovare un’abitazione al giorno d’oggi. In luoghi come Milano o Firenze il prezzo medio dell’affitto gira attorno ai 23 euro per metro quadro, e per riuscire ad accedere ad una stanza in locazione spesso bisogna passare da uno stressante processo di selezione. 

La situazione si aggrava per le persone che hanno un basso reddito, ma comunque sufficientemente alto per non usufruire degli alloggi a protezione ufficiale, rischiando in tanti casi di scivolare in condizioni di povertà e precarietà. 

Questo quadro rappresenta un enorme paradosso se si considera che un numero sempre più alto di case sono vuote (il 27% del totale secondo i dati Istat), sia nelle zone periferiche, sia nel centro delle città, dove la pressione turistica spinge i proprietari ad andare altrove e dove il prezzo degli affitti è in costante crescita. 

In questo contesto è nata Homes4All, una società benefit che opera con una duplice funzione: far fronte all’emergenza abitativa e favorire la rigenerazione urbana. 

Homes4All è tra gli enti fondatori della Fondazione Impact Housing, nata per promuovere nuovi modelli abitativi sostenibili, inclusivi e capaci di generare impatto.
Foto: sito web di Homes4All

L’idea ha preso forma a Torino nel 2019, quando si è pensato di fare da ponte fra i proprietari di case e strutture non utilizzate, e la fascia grigia di popolazione che riscontra serie difficoltà nel trovare delle soluzioni abitative. Così, gli investimenti privati si orientano a produrre un impatto sociale reale, derivando in benefici sia per i cittadini, sia per la città.

Dal Bilancio Pop 2025 presentato dalla società lo scorso luglio si legge che ad oggi 235 persone sono state assistite in un totale di 127 unità immobiliari distribuite su Torino, Genova e Milano. In più altri progetti sono avviati o in fase di progettazione su Roma, Taranto, Verbania, Palermo, Verona e Lecce.

«Riuscire a dare casa a chi non ce l’ha è una grande soddisfazione, e ci sono fra i nostri soci investitori dei casi molto interessanti. Quello che si cerca è di creare una coscienza sociale a livello nazionale ed essere un modello replicabile», afferma Mario Montalcini, vicepresidente di Homes4All.

Il modus operandi del progetto dà più importanza alla sostenibilità sociale e ambientale che a quella finanziaria, cercando di favorire investimenti etici e remunerativi orientati alla coesione sociale e alla transizione ecologica. In più, uno degli obiettivi fondamentali è il rafforzamento dell’autonomia abitativa attraverso il potenziamento delle risorse personali, i corsi di formazione alla gestione dell’economia domestica e l’accompagnamento.

Questa mediazione però non la si fa da soli: c’è anche l’intervento del comune e del terzo settore. Un’azione congiunta dunque, orientata ad affrontare la problematica e a promuovere il reinserimento sociale in rete con altri attori nazionali ed europei. 

Man mano che le difficoltà abitative aumentano i servizi di Homes4All si espandono ad altri gruppi di popolazione, come ai giovani lavoratori, agli studenti e agli anziani, generando iniziative di intergenerazionalità. 

Interno di uno degli appartamenti di Homes4All prima della ristrutturazione.

Alcuni modelli virtuosi sono la Casa della Pace a Torino e l’Isola che accoglie a Taranto. In entrambi i casi si tratta di un intervento di rigenerazione urbana orientato al bene comune. Il primo prevede uno spazio multifunzionale per studenti e atleti paralimpici, un co-housing per persone anziane e in situazione di fragilità e tutta una serie di servizi educativi e solidali: mensa, doposcuola, aule studio, corsi di lingua e orti urbani. Una realtà costruita insieme alla Comunità di Sant’Egidio, alla parrocchia San Giorgio Martire e al CUS Torino per la quale è in corso la ricerca delle risorse finanziare. «Gli studenti hanno il vantaggio dell’agevolazione sulla retta mensile se si mettono a disposizione degli anziani o se operano da mediatori culturali con gli stranieri. È una sperimentazione di cui siamo orgogliosi e per la quale auspichiamo presto l’individuazione dell’investitore solidale, come lo chiamiamo noi», afferma Montalcini. 

Il secondo consiste nell’attivazione comunitaria mediante la trasformazione di un contesto marginalizzato in un laboratorio vivente di innovazione sociale e sviluppo locale nel centro storico di Taranto. 

Ma come procedono?
Il loro ruolo è quello di essere dei facilitatori, attori di processi: «Noi non siamo degli investitori, il nostro obiettivo è individuare e proporre progetti di rigenerazione per poi occuparci della gestione a favore della emergenza abitativa», spiega Giorgio Mosci, presidente di Homes4All. Il servizio viene offerto in maniera indiretta, senza costi per gli utenti, attraverso gli enti del terzo settore e delle autorità comunali. Così si offrono dei corsi di italiano e di informatica, si accompagnano le persone straniere nei processi burocratici per l’ottenimento dei documenti e si sostengono gli inquilini nella ricerca di lavoro per una piena indipendenza economica. 

Allo stesso tempo, una squadra di architetti, economisti, commercialisti ed altri esperti si occupa della ristrutturazione degli edifici, della progettazione tecnica e della gestione immobiliare. «A Verona abbiamo lavorato in team con progettisti locali su un terreno di un privato volto ad accogliere un progetto di housing sociale finanziato da imprenditori veronesi – prosegue Mosci –, così come a Torino si è appena conclusa la ristrutturazione di un intero condominio con 16 appartamenti che un privato, appunto solidale, ha messo a disposizione completamente ristrutturato per le famiglie in difficoltà».

Il team di Homes4All.

Montalcini aggiunge: «Molti proprietari decidono di lasciare sfitte le loro case per paura di morosità, mal utilizzo od occupazione abusiva». Perciò, Homes4All trova gli investitori e le case sfitte e funge da garante nel trovare un nucleo familiare bisognoso segnalato dal comune. In questo modo i proprietari percepiscono un reddito sicuro, mentre le persone in situazioni di vulnerabilità trovano una casa a un prezzo calmierato – di fatto, il prezzo medio degli affitti di Homes4All è di 361 euro al mese. 

L’iniziativa, che coinvolge 175 soci privati sul territorio nazionale oltre all’importante partecipazione della Compagnia San Paolo, del Fondo Sefea e del Fondo Phitrust francese, e che conta su 27 asset in gestione, 6 in sviluppo e 16 in progettazione, si è valsa il riconoscimento pubblico per il suo impegno sociale con: il premio “Impresa sostenibile” conferito da Il Sole 24 ore e dalla Santa Sede, il premio “Innovazione” di Avvenire, il premio Oxfam Italia contro le disuguaglianze e il premio “Future 4 Cities” della città di Torino. 

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