Ha fatto bene ogni cosa

Silenzio, prego! Sui rami della Vecchia Quercia sono in corso le selezioni dei candidati per il Coro Polifonico del Bosco.
Illustrazione di Eleonora Moretti

Silenzio, prego! Sui rami della Vecchia Quercia sono in corso le selezioni dei candidati per il Coro Polifonico del Bosco. «Avanti il prossimo!», dice l’usignolo Silvano, il direttore. Si presenta un uccello dal bellissimo piumaggio azzurro, il petto bianco ornato da una nera “collana”. La candidata, che si chiama Doris ed è una ghiandaia azzurra americana, spalanca il becco: ne esce un canto sgraziato, subito coperto dai fischi degli altri candidati. L’usignolo Silvano, imbarazzato, dice: «Francamente, come avete potuto pensare…». Ma la Vecchia Quercia lo interrompe: «Francamente, miei cari, questa candidata giunge a proposito».

Qualche risatina serpeggia tra i presenti, ma la Quercia prosegue: «Lasciate dire a me che, in vita mia, ho assistito a tanti concerti: sempre accompagnati dal timore che i canti impedissero di avvertire la presenza dei cacciatori. Ora, alla nostra cara Doris la voce non manca certo. Non le permetterà di far parte del coro, ne convengo, ma per la buona riuscita d’un concerto è necessaria e utile quanto quella di un’allodola o di un usignolo. Stando vigile su un ramo, pronta a dare l’allarme, permetterà a tutti voi di cantare tranquilli. Imparate, miei cari, a non disprezzare nessuno dei doni che il Creatore ha dato alle sue creature: tutti sono necessari e utili all’armonia del Grande Coro dell’Universo. Nella sua saggezza, Egli ha dato a uno la bellezza ma non il bel canto, a un altro un udito fine ma non fine la vista, a uno la velocità ma non la forza, di modo che nessuno possa dire di poter fare a meno degli altri. Davvero Egli ha fatto bene ogni cosa!».

Ora serve il consenso dell’interessata. «Vuoi essere la nostra sentinella?», chiede l’usignolo Silvano. «Certo! – esclama Doris tra lo stupore di quanti pensavano che sarebbe volata via, offesa e umiliata – So di non avere una bella voce! Speravo solo di poter stare vicino a voi, magari di raccogliere gli spartiti perché vi ammiro tanto!».

Che lezione di umiltà ha dato la bella americana! Il sindaco del Bosco, il tasso Onorio, è venuto a insignire Doris del titolo di “Cane da guardia dei boschi”. Ed è così che ancora oggi sono chiamate tutte le ghiandaie azzurre americane.

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