Grecia. Tsipras vince al Congresso però…

Con il 92% dei voti dei delegati si conferma presidente di Syriza ma affronta lo scandalo politico-giudiziario legato alla legge Pappas e un prossimo rimpasto di governo
grecia

La procedura per l’assegnazione delle frequenze televisive private continua a costituire un grosso scoglio per il governo Tsipras perché, tra altro, si sta trasformando in uno scandalo politico-giudiziario.  La Corte suprema amministrativa ha rimandato per una seconda volta la sua sessione in cui dovrebbe decidere sui ricorsi presentati da alcuni degli esclusi proprietari di reti televisive, prima di procedere con la decisione sulla costituzionalità della procedura dell’asta. Si sapeva già che un vicepresidente (un giudice eccezionale e particolarmente competente, considerato da tutti la “stella” della Corte) e un membro della Corte avevano espresso seri dubbi sulla costituzionalità dell’assegnazione delle frequenze o, in altre parole, della legge Pappas, il ministro alla presidenza del consiglio che ha gestito la vicenda. Proprio in quei giorni sono apparsi sui social media e-mail di carattere personale scambiate tra il vicepresidente Pappas e una giudice molto competente, membro della Corte. L’opposizione politica, a sua volta, ha accusato il governo tramite ricatti e tentando di influenzare la Corte a suo favore. L’ Unione dei giudici e Procuratori ha reagito con un comunicato stampa con feroci critiche al governo sulle tattiche usate che ricordano altri tempi, tutt’altro che democratici. Il giorno dopo la Corte ha deciso che i ricorsi presentati dagli esclusi erano giusti e ammissibili e che la decisione sulla costituzionalità della legge sarà presa nelle due sessioni nella settimana prossima.

 

 

In questo contesto è stato concluso il congresso di Syriza in cui Tsipras è stato rieletto presidente con il consenso del 92,3 per cento dei delegati. Risultato previsto perché ormai non c’è più nel partito l’ala radicale, né antagonisti, né critiche. Gli ultimi  che lo hanno fatto sono stati buttati fuori dal partito o hanno deciso di uscire da Syriza dopo la retromarcia su molte delle promesse fatte in campagna elettorale. Durante il suo intervento Tsipras ha promesso che tenterà di costringere i creditori a rispettare gli accordi sottoscritti e che farà di tutto per rompere il circolo vizioso del debito.  Inoltre, ha tentato di giustificare il suo voltafaccia e, secondo gli analisti politici, la sua svolta verso il realismo politico. Era più che ovvio che Tsipras cercherà di ampliare la cooperazione con le forze socialdemocratiche ed ecologiste escludendo le forze politiche di sinistra radicale e comunista. Alla fine ha dichiarato che prima trasformerà il partito e dopo il governo anche se pero tutti si attendono per la prossima settimana il rimpasto di governo.

 

 

Per il popolo, praticamente, nessun rimpasto ha significato visto che vive la sua tragedia quotidiana. Secondo Eurostat, uno su tre greci vive in condizioni di povertà o di esclusione sociale. Quello che conta però è l’ indipendenza della giustizia che  affronta molte difficoltà.

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