Grazie per i poveri e gli imprenditori

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Carissima Chiara, prima di tutto, grazie a nome dei poveri, degli imprenditori, dei lavoratori di tutta l’Economia di Comunione: con la tua intuizione del 1991 hai aperto a tutti noi una via di felicità, di libertà e di giustizia all’interno delle ordinarie faccende economiche. L’economia è uno degli ambiti nei quali il tuo carisma ha portato più frutti. Gli hai dedicato grande attenzione, tempo, energie, amore. Hai dato vita ad una economia nuova a partire dai poveri, da quei figli tuoi che hai visto nelle favelas di San Paolo, che ti hanno ispirato la comunione come via all’economia, come via normale, per tutti. Molti carismi lungo la storia della Chiesa hanno prodotto effetti nell’ambito economico (Benedetto, Francesco, Ignazio…), ma il tuo carisma non ha dato vita solo ad importanti opere economiche, esso ha generato, e continua a generare, effetti anche nella teoria economica. Se oggi nel dibattito scientifico e culturale si incontrano le espressioni beni relazionali, gratuità, reciprocità incondizionale, comunione, agape ecc., questo lo dobbiamo a te, che hai ispirato, con la tua azione e con il tuo pensiero, queste nuove parole. Ora ti posso dire che nella mia attività di studioso non avrei avuto alcuna idea originale senza il continuo rapporto con te, che sei stata la mia continua fonte di ispirazione, anche nel lavoro più propriamente scientifico. Avevo appena compiuto trent’anni quando mi telefonasti a Londra per chiedermi di venire a Roma ad aiutarti a dare, con altri splendidi compagni di viaggio, dignità scientifica all’Economia di Comunione. In realtà mi accorsi subito che la dignità era ben più alta di quella scientifica, e gliela avevi data tu, fondandola sull’amore ai poveri di cui parla il Vangelo. Questi dieci anni di lavoro con te nella Scuola Abbà e nell’Economia di Comunione sono stati per me l’esperienza più entusiasmante della mia vita, sotto il profilo intellettuale e quello umano, un’esperienza che mi hai donato gratuitamente, senza alcun merito, come i veri doni che ci cambiano perché non li aspettiamo né meritiamo. Tre sono state le cose che più mi si sono impresse nell’anima e nella mente in questi anni con te. La prima: grazie a te ho capito che cos’è un carisma, e il ruolo che non solo il tuo carisma, ma ogni autentico carisma, svolge nella vita civile ed economica. Ho capito che dove è all’opera un carisma esiste vera gratuità e vera libertà, perché si agisce mossi da una vocazione interiore. La seconda: mi hai insegnato, con la tua vita, che non si può fare alcuna esperienza autenticamente intellettuale se le teorie e i pensieri che si comprendono e si scrivono non diventano la vita di chi li elabora e li scrive. Alla tua scuola ho capito che se volevo contribuire ad una teoria economica di comunione la cosa davvero importante, e anche quella più impegnativa, che dovevo fare era diventare giorno dopo giorno una persona di comunione in tutti gli ambiti della mia vita. Lavorando fianco a fianco a te ho scoperto che non è possibile scrivere e parlare di dono, di comunione, di gratuità senza essere dono, comunione, gratuità. Mi hai fatto vedere che la vita è più grande e precede ogni concetto. E solo la vita salva davvero, noi e gli altri. Infine, Chiara, mi hai fatto scoprire il significato profondo della ricchezza e della povertà. Mi hai fatto capire che il bene più prezioso è sempre il rapporto con Dio e con le persone, l’amore scambievole, Gesù tra noi: senza rapporti di reciprocità nessun bene diventa ben-essere, e anche quando i beni sono scarsi e minacciati, l’amore scambievole non lascia mai indigenti. Solo la comunione è via di felicità piena, una felicità che arriva solo quando ci si dimentica di sé stessi e ci si dona agli altri, nella reciprocità. È questa felicità che ho cercato di raccontare anche con i miei studi. Da un carisma dell’unità che nasce dal grido di abbandono di Gesù in croce, sta ora nascendo anche una teoria economica relazionale particolarmente idonea a studiare e trovare risposte (una Economia di Comunione) alle nuove povertà di oggi e di domani, che nascono da solitudini e da indigenze di rapporti improntati alla gratuità. È questa la logica dei carismi che ci hai rivelato, doni della Provvidenza per rendere, in un determinato periodo storico, il giogo del vivere soave. Il tuo carisma ci sta donando nuovi occhi per vedere le nuove carestie e i nuovi beni relazionali, e edificare una economia della persona e dell’amore, un’economia mariana. Il lavoro che ci sta di fronte è grande, ce lo hai sempre ricordato: ma l’inizio è stato meraviglioso, luminosissimo, mi ha lasciato senza fiato. Per questo e per tutto ciò che sei stata per me, per gli economisti, per gli imprenditori e per i lavoratori…, e soprattutto per i poveri: grazie Chiara!

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