Gorizia, ufficializzata l’inaugurazione della Capitale Europea della Cultura

Si terrà l'8 febbraio 2025 la cerimonia che darà il via all'anno in cui Gorizia e Nova Gorica saranno congiuntamente Capitale europea della cultura. L'annuncio è stato dato l'8 febbraio scorso dalle autorità sia slovene che italiane, per un evento che si pone come un unico nella Storia a cavallo di due confini un tempo invalicabili
Foto Francesco Ammendola/Ufficio Stampa Quirinale/LaPresse Il sindaco Rodolfo Ziberna in occasione della visita di Mattarella a Gorizia e Nova Gorica nel 2021

La Capitale europea della cultura Nova Gorica-Gorizia sarà inaugurata l’8 febbraio 2025: l’annuncio è stato dato l’8 febbraio scorso, con due anni esatti di anticipo, in contemporanea a Lubiana (dal ministro alla Cultura sloveno Asta Vrecko), a Roma (dal ministro alla Cultura italiano, Gennaro Sangiuliano), a Nova Gorica (dal direttore di Zavod 2025, Gorazd Božič) e a Gorizia (dal sindaco, Rodolfo Ziberna, nella foto, insieme all’assessore regionale alla cultura, Tiziana Gibelli e alla direttrice del Gect, Romina Kocina).

Il fatto che siano stati coinvolti in prima persona i due ministri è – come già a più riprese affermato nei due anni che sono trascorsi dall’assegnazione del titolo ad oggi – che la partecipazione congiunta di Nova Gorica e Gorizia ha un significato che va ben oltre il locale: perché, come ha ricordato il ministro Sangiuliano nel suo messaggio, “da questo confine è passata la storia d’Europa”: un confine che negli anni è stato segno tangibile di divisioni sanguinose, e che ora diventa invece segno di unità.

A fare da filo conduttore di questa data, coincidente con la Giornata della cultura slovena, sarà la poesia; e in particolare quella di due grandi autori, l’uno sloveno e l’altro italiano. Il primo è France Prešeren, il cui componimento “Il Brindisi” è diventato l’inno della Slovenia, che inneggia all’amicizia fra le genti; e Giuseppe Ungaretti, che in queste terre straziate dalla prima guerra mondiale scrisse le sue più celebri poesie divenute simbolo dell’orrore del conflitto. Due potei uniti dalla data dell’8 febbraio: l’anniversario della morte del primo (per questo motivo scelta come Giornata della cultura slovena) e della nascita del secondo.

“L’annuncio di oggi mi da tanta emozione – ha affermato il sindaco Ziberna – perché aver deciso la data dell’inaugurazione rende reale e tangibile il sogno che la Capitale europea della cultura 2025 porta con sé: il riscatto di un territorio troppo spesso martoriato dalla storia. Un territorio dal quale parte oggi un grande messaggio: superare l’odio, il rancore, le profonde ferite delle guerre si può, noi lo stiamo facendo e Go!2025 dovrà diventare il simbolo di una società europea illuminata dove non sono le armi a parlare ma la voce libera della gente, le idee, la cultura, l’arte, l’intelligenza. Perché nulla è più stupido di una guerra. Sia essa armata sia economica. Anche questo vuole essere Go!2025 un richiamo alle coscienze anche attraverso le voci di due grandi poeti come Prešeren e Ungaretti”.

I preparativi, naturalmente, fervono già da due anni.

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