Goiânia, capitale verde

Una città praticamente sconosciuta agli europei, in rapida espansione, ha tutte le carte per far innamorare turisti e residenti.
Vista panoramica da uno dei grattacieli della città. Fonte: Leonardo Stefanucci

Goiânia è la capitale dello Stato del Goiás, nel centro-ovest del Brasile. Si trova a 209 km da Brasília, la capitale nazionale. Fondata nel 1933, è una città nata a tavolino, come Brasilia e Belo Horizonte. Situata nel centro del suo Stato, fu pianificata e costruita per essere la capitale politica e amministrativa del Goiás sotto l’influenza della “Marcia verso Ovest”, una politica pubblica sviluppata dal governo Vargas per accelerare lo sviluppo e incoraggiare l’occupazione del Brasile centro-occidentale, che fino a quel momento presentava una bassa densità demografica, essendo la popolazione concentrata nella regione litoranea brasiliana. Goiânia ha sperimentato una crescita accelerata della popolazione a partire dagli anni ’60 e ha raggiunto un milione di abitanti nel 1996. Fin dalla sua nascita, la sua architettura ha subito una forte influenza Art Déco, che ha definito la fisionomia dei primi edifici della città, la quale è considerata a pieno titolo la capitale Art Déco del Brasile.

Tutto lo Stato è situato su un fertile altopiano – l’Altopiano Centrale del Brasile – attraversato da diversi fiumi. Goiânia è la seconda città più popolosa del centro-ovest, superata solo da Brasilia. È un importante polo economico della regione, considerato un centro strategico per settori come l’industria, la medicina, la moda e l’agricoltura. È una grande città in pieno fermento, nonostante la crisi economica seguita alla pandemia. È un cantiere a cielo aperto: il numero di grattacieli aumenta costantemente. Infatti, una delle caratteristiche della città brasiliana è la commistione di modeste case a due o tre piani e grattacieli ultramoderni che raggiungono tranquillamente i 33 piani.

Monumento alle Tre Razze, nella Piazza Civica; un omaggio al meticciato delle etnie bianca, nera e indigena, che ha dato origine al popolo goiano. Foto: Leonardo Stefanucci
Torre dell’Orologio, in stile Art Déco. Foro: Leonardo Stefanucci

 

 

All’inizio degli anni 2000, Goiânia si è distinta tra le capitali brasiliane per avere il più alto indice di area verde per abitante in Brasile.

Banco di frutta nel mercato Pedro Ludovico. Foto: Leonardo Stefanucci

Impressionanti sono anche gli splendidi centri commerciali, sparsi in tutta la città: in essi si concentrano le maggiori firme e i negozi di lusso, nonché i cinema, i ristoranti, le librerie e i negozi di elettrodomestici e oggetti per la casa.

La vera attrattiva per gli amanti del buon cibo è rappresentata dalle feiras, i mercati all’aperto che vendono prodotti alimentari freschi e genuini. La prima impressione che si ha in una feira è che la quantità e varietà di frutta è di gran lunga superiore a quella di un mercato europeo; questo perché la frutta tropicale è sovrabbondante e costa relativamente poco.

Lo straniero inserito in questo contesto ha solo l’imbarazzo della scelta. Variegata è anche l’offerta di salumi e formaggi artigianali. Le feiras sono solitamente aperte tutti i giorni, ma alcune, che vendono prodotti specifici e che richiamano clienti anche da località vicine, aprono solo nel fine settimana o in giorni prestabiliti.

Goiânia è una valida alternativa ad altre città brasiliane più celebri perché, ad esempio, non è costosa come Brasilia né pericolosa come Rio de Janeiro. Si tratta di una metropoli con un costo della vita contenuto e una popolazione accogliente. Il calore umano dei goianiensi è comparabile al calore costante del clima tropicale, che dura tutto l’anno, con brevi interruzioni dovute a ondate di freddo. Se le stagioni non hanno lo stesso significato qui, esiste però l’alternanza di due “epoche” dell’anno: l’epoca secca e l’epoca della pioggia, che corrispondono all’inverno e all’estate.

All’inizio degli anni 2000, Goiânia si è distinta tra le capitali brasiliane per avere il più alto indice di area verde per abitante in Brasile, superato all’epoca solo dalla città di Edmonton in Canada. Girando per la città, si rimane affascinati dalla quantità di alberi e piante che vivacizzano il paesaggio urbano: i magnifici ipé gialli e rosa, i maestosi flamboyant dalle avvolgenti fronde vermiglie, le buganville colorite che fanno capolino da giardini e cortili. La città offre una moltitudine di parchi, che si animano la sera, dopo il lavoro, e nel fine settimana.

Museo Goiano Zoroastro Artiaga, in stile Art Déco. Foto: Leonardo Stefanucci
Cattedrale di Goiânia. Foto: Leonardo Stefanucci

Intorno a queste aree verdi è comune trovare baracche che vendono agua de coco e caldo de cana, e a volte si vedono scimmiette audaci che attendono il momento opportuno o la generosità dei passanti per rubare cocchi da sgranocchiare comodamente sui rami degli alberi e sulle recinzioni. Oltre a questi macacos, la fauna locale può vantare l’arara, il variopinto pappagallo dal piumaggio iridescente, uno dei simboli del Brasile, e il tamanduà, ovvero il formichiere gigante assai popolare nella cultura di massa.

A proposito della cultura di massa e del folklore, Goiânia è conosciuta come a cidade das mulheres bonitas, la città delle belle donne, ed è la capitale ufficiale della musica sertaneja. Il sertanejo è uno stile musicale simile al country and western statunitense, che tratta temi popolari come la vita nei campi e le storie d’amore (e tradimenti). Alcuni grandi nomi del sertanejo sono Marília Mendonça, Leandro & Leonardo, Zezé de Camargo & Luciano, Bruno & Marrone. Goiânia ha dato i natali anche al famoso dj Alok.

Murales sulla parete di un negozio di scarpe, vicino al Colégio Imaculada Conceição. Foto: Leonardo Stefanucci

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