Gli uomini di mondo

Tutti i militari di leva addestrati a Cuneo si ritrovano oggi in compagnia di una statua di Totò sfrattata da Alassio. Un originale 150° dell'unità d'Italia
La statua di Totò

Totò fa visita a Cuneo. Questa volta è proprio il caso di dirlo. Domenica ritorna con la Fiera del Marrone, che sta animando la città di Cuneo in questi giorni dedicati al profumo e ai gusti dei prodotti tipici e ai colori del territorio delle Alpi del Mare, anche l’adunata nazionale degli Uomini di Mondo. Si ritrovano a Cuneo intorno a Totò tutti coloro che hanno fatto il militare a Cuneo, città tradizionalmente ricca di caserme per la “naja“ che hanno visto passare decine di migliaia di giovani da tutta Italia. Così qualche anno fa un gruppo di cuneesi hanno deciso di dare vita a una sorta di albo, gli Uomini di Mondo appunto, a cui tutti coloro che hanno fatto il militare (ma anche il servizio civile) a Cuneo possono volontariamente iscriversi, per ritrovarsi in una festa una volta all’anno, una bella occasione per incontrarsi e per condividere tanti ricordi. E a dare il nome dell’associazione è stata la celeberrima frase del Principe De Curtis che dice in uno dei suoi film “Sono un uomo di mondo io, ho fatto tre anni il militare a Cuneo“.

 

L’adunata è una grande festa spensierata e quest’anno ci sarà anche un altro Totò. È infatti arrivata ieri da Alassio il mezzobusto di Totò realizzato dallo scultore albenganese Flavio Furlani. La statua nell’estate ligure è stata al centro di una lunga polemica che ha interessato la stampa nazionale: precedentemente sistemata nei giardini di piazza Stalla della celebre cittadina della riviera ligure, è stata rimossa dalla nuova giunta comunale di Alassio che ha deciso, nel mese di agosto, di intitolare i giardini al conte Luigi Morteo e, di conseguenza, rimuovere l’opera dedicata al comico napoletano. La scelta dell’Amministrazione ha fatto scoppiare polemiche prima in città e poi in tutto il paese da parte degli estimatori del grande comico, una delle icone di cinema e teatro italiano. Così la proposta degli Uomini di Mondo di Cuneo, che hanno chiesto al sindaco di intercedere con il suo collega di Alassio per trovare una nuova sistemazione, anche se provvisoria, alla statua nel cortile del Municipio di Cuneo. È andata la stessa auto del sindaco a prelevare il prezioso bronzo ad Alassio che ora è a Cuneo e che si aggiunge alla piazzetta del teatro cittadino dedicata al principe della risata.

 

L’adunata vede protagonista ovviamente il tricolore, con i 150 anni dell’Italia unita. Già lo scorso anno Garibaldini e i suoi furono al centro della kermesse, e quest’anno storia e attualità si uniscono nel 150° del nostro Paese ma anche nei riferimenti alla “ghigliottina” della finanziaria che pende sui piccoli Comuni. Dopo il ritrovo domenica mattina si tiene lo spettacolo “Statue di mondo” (alcuni monumenti cittadini prendono la parola, con la voce degli attori Mario Brusa, Oliviero Corbetta, Stefano Brusa, Andrea Beltramo, Carola Iossetti e gli allievi della scuola di teatro “Sergio Tofano” di Torino); “il volo di Artù”, barbagianni di mondo; l’omaggio ai sindaci dei “Comuni di mondo” condannati all’estinzione; “Chi l’ha visto?” per chi cerca commilitoni mai più incontrati, con ricordi e testimonianze; e si conclude con la “Marcia dell’Uomo di Mondo” cantata da tutti i presenti e accompagnata dalla fanfara, momento dedicato agli Uomini di Mondo che parteciparono alla costruzione dell’unità d’Italia, nel ricordo di carbonari, mazziniani, garibaldini, soldati dell’esercito sabaudo che hanno militato a Cuneo e dintorni nei decenni decisivi dell’Ottocento.

 

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