Gli artisti raccontano…fiabe

Il "Teatro per l'Unicef" apre a Roma i festeggiamenti per il ventennale della Convenzione Onu sui diritti dell'infanzia. Uno spettacolo che coinvolge i più piccoli e sensibilizzare gli adulti.

Il motto di Ennio Flaiano – «Nel teatro si ritrovano i simboli delle cose perdute di vista» -è stato scelto dall’ambasciatrice Unicef Maria Rosaria Omaggio quando ha creato Il teatro per l’Unicef nel 2006.  Lo scopo è far crescere la consapevolezza che «per un mondo migliore bisogna occuparsi dei bambini, perché sono loro gli adulti di domani».

 

Lunedì 12 ottobre, presso il Teatro Sala Umberto a Roma, vengono avviati i festeggiamenti per il ventennale della Giornata nazionale dell’infanzia e dell’adolescenzadel 20 novembre – giorno in cui, nel 1989, fu approvata dalle Nazioni Unite e ratificata da 191 Stati la Convenzione sui diritti dell’infanzia – con una serata dal titolo “Gli artisti raccontano…fiabe”. Il progetto sostenuto quest’anno dal mondo del teatro è “Scuole per l’Africa”.

 

Nel corso della serata ispirata alle fiabe (Cipollino di Rodari, Schiaccianoci di Hoffmann, Tarantella di Pulcinella di Luzzati) verranno coinvolti 70 tra i più piccoli allievi dell’Accademia nazionale di danza diretta da Margherita Parrilla. A introdurre le fiabe danzate saranno le voci recitanti di Tosca D’Aquino, Massimo Dapporto, Enzo Decaro, Ottavia Fusco, Marisa Laurito, Edoardo Siravo. Le fiabe cantate di Mozart, De André, di Endrigo-De Moraes saranno eseguite dai musicisti Nando Citarella e i Tamburi del Vesuvio, Lucilla Galeazzi, il Maestro Andrea Pelusi.

 

Nel foyer del teatro resterà allestita fino al 20 novembre la mostra fotografica “Trent’anni dalla parte dei bambini e delle bambine”, che racconta il generoso impegno degli artisti per l’Unicef. «Il teatro – spiega la Omaggio – ha in Italia e nel mondo un ruolo di promozione della cultura, dove profondità e serietà si fondono con la capacità di emozionare e divertire. La grande tradizione culturale e scenica del nostro Paese si mette così al servizio anche di tematiche complesse e dolorose, nel tentativo di far riflettere e sensibilizzare il pubblico alla solidarietà e alla partecipazione attiva verso i problemi che affliggono i più piccoli e deboli».

 

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