Gestire il conflitto

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Spesso mi trovo a discutere animatamente con mio figlio di 15 anni. Non ci comprendiamo e spesso mi sento avvilita e persa nel mio ruolo di madre…. Daniela – Ferrara Il conflitto fra genitori e figli adolescenti è una caratteristica comune a molte famiglie ed è opportuno aprire uno spazio di riflessione sulle diverse modalità, più o meno costruttive, di affrontare tale situazione. Sicuramente esso rileva un’inten zionalità di per sé positiva in quanto dimostra la volontà di interagire. Anche se con fatica, si cerca di convincere l’altro delle proprie idee, che sono disattese e non capite. Le incomprensioni capitano in quanto nel rapporto non vengono soddisfatti i bisogni reciproci sottostanti, legati ai ruoli diversi: da una parte i figli danno voce a molteplici aspirazioni e timori che li caratterizzano, dall’altra i genitori debbono assumersi la responsabilità, che il loro ruolo comporta, di continuare a orientare e sostenere con fiducia. Nella relazione genitori e figli vengono messi in gioco una serie di sforzi e di priorità che caratterizzano la vita famigliare e sociale. Tale relazione diventa per i ragazzi una sorta di palestra in cui sperimentare nuove competenze ed esplorare le molteplici opportunità offerte dalla società, sempre però continuando a ricevere sostegno, protezione ed incoraggiamento. Spesso però capita che le madri vogliano essere riconosciute nel loro ruolo di proteggere i figli, trattandoli ancora come dei piccoli indifesi. D’altro canto i padri, vedono nei figli adolescenti dei quasi adulti e non riconoscono, o fanno fatica ad accettare le loro incongruenze e debolezze emotive. Nella comunicazione, spesso conflittuale, è allora importante mettersi l’uno nei panni dell’altro e, come genitori, cercare di comprendere il bisogno di autostima del figlio. Non considerare il conflitto come negativo, ma come la possibilità di poter successivamente migliorare il rapporto. Chiedere scusa se si sono usate parole o toni esagerati. Non scoraggiarsi, ma ricominciare sempre nel dialogo, sicuri che quello che conta è l’apertura e la disponibilità. In questo modo, si potrà imparare che la famiglia è il luogo ove si sperimentano le varie autonomie e crescite, con una base sottostante: il legame, che va sempre curato, sostenuto e mai spezzato. acetiezio@iol.it

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