Garfield, il film

Un gatto non chiede, prende. È una delle famose battute del fumetto comico Garfield. Un gattone extralarge che interpreta, simpaticamente, i difetti molto umani che derivano dall’ozio, padre dei vizi. Dal fumetto al film, grazie ai miracoli della tecnica, che fa recitare insieme attori e immagini generate nei computer come fu per Chi ha incastrato Rogger Rabbit? Garfield – doppiato molto bene da Fiorello – vive una vita spensierata alle spalle di Jon nutrendosi di lasagne e leccornie di ogni tipo quando, un giorno, viene introdotto nella casa Odie, un dolce e affettuoso cagnolino che manda all’aria tutti gli equilibri e le pigre consuetudini casalinghe. Odie conquista il cuore di Jon e provoca la gelosia di Garfield che arriva a sbatterlo via di casa, ma quando scopre che il cagnolino è finito nelle mani di Happy Chapman, un cinico presentatore televisivo, fa di tutto per portarlo in salvo. L’amicizia trionfa e, sebbene la pellicola risulti essere una vincente operazione commerciale, offre un buon prodotto adatto alle famiglie ed una serie di scene esilaranti come quella del ballo a due tra Odie e Garfield che trasformano il salotto di casa in una discoteca.

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