Fortnite stagione 3, videogioco miliardiario

Due milioni di utenti connessi per l’evento di transizione. Il 17 giugno si scopriranno le carte
Fortnite

L’attesa durava da più di tre mesi, e quelli della Epic Games hanno avuto la sapienza commerciale di caricare al massimo la molla dei fan, trasformando i rinvii in astuti trampolini di lancio. Il risultato si è visto: sulla piattaforma Twitch sono approdati più di due milioni di utenti, che alle 20:00 del 15 giugno hanno seguito in diretta l’evento.

Stiamo parlando di Fortnite, videogioco che a tre anni dalla sua prima versione è già oggetto di culto. Il titolo free-to-play, che guadagna circa 3.000,00€ al minuto, si appresta a vivere la Stagione 3 del Capitolo 2 già dal 17 giugno.

L’evento Doomsday Device del 15 è stato una vera e propria tempesta, che si è abbattuta sull’isola di Fortnite, lasciando diversi indizi su come cambierà la dimensione di gioco. Il più importante è la probabile presenza di un supereroe della scuderia DC Comics: Aquaman, che potrebbe finire nel Pass Battaglia del prossimo capitolo. Tra le tante, l’indicazione più grande è data dalla pubblicazione sulla pagina instagram di Fortnite di un tridente, condiviso da Jason Momoa, attore che ha interpretato il popolare eroe nel film DC.

L’attenzione del mondo su questo videogioco rappresenta un caso-studio interessante. Da quando è stata lanciata sui dispositivi iOS e Android, l’app Fortnite ha permesso ad Epic Games di guadagnare un miliardo di dollari. È stata scaricata circa centrotrenta milioni di volte e, ovviamente, ha subito un forte incremento nei download durante i periodi di quarantena dei vai Paesi.

Come molte altre realtà videoludiche, Fortnite ha una forte attitudine alla crossmedialità: non è un semplice videogioco, ma una multipiattaforma di intrattenimento, che poggia i suoi piedi ben al di fuori della stessa app. il cumulo di ore-gioco presenti su Twitch, i milioni di follower sulle varie piattaforme social e le centinaia di Star dello spettacolo e dello sport che ci giocano e ne parlano abitualmente fanno di Fortnite un vero fenomeno.

Le piattaforme elencate sono però abitate principalmente da giovani e giovanissimi, sui media tradizionali se ne parla sporadicamente e senza entrare mai nel dettaglio, si potrebbe quasi dire che, mettendo a confronto l’universo Fortnite e le sue derivazioni con le offerte di intrattenimento per giovani delle piattaforme generaliste, si potrebbe analizzare la scollatura tra la generazione Z e quelle che l’hanno preceduta, a partire dal linguaggio utilizzato.

Ciò detto, milioni di utenti attendono impazienti il 17 giugno, per capire come saranno travolti dai cambiamento dell’universo di Fortnite, attualmente pieno di indizi e ricoperto d’acqua.

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