Fort Alamo è terra di Camorra

Dopo il successo della docuserie Black mafia in onda su Rai 3, esce in libreria per Città Nuova l’ultimo reportage di Sergio Nazzaro, Fort Alamo. La criminalità nera e la tratta degli esseri umani.
© Francesco Nerone

L’ultima frontiera

Castel Volturno è una sorta di ultima frontiera, un luogo in cui, nonostante gli sforzi di magistrati, associazioni, polizia e carabinieri, lo spaccio di sostanze stupefacenti e la tratta di essere umani rimangono le attività economiche più redditizie. Perché Castel Volturno è terra di Camorra, e paragonare il Commissariato di Castel Volturno a Fort Alamo, il luogo in cui i ribelli di texani di David Crockett affrontarono l’esercito regolare di Santana, non è certamente una forzatura.

 

Le premesse di «Mafia nigeriana»

In questo reportage, Sergio Nazzaro, riprende le trame di Mafia nigeriana. La prima indagine della squadra Anti Tratta (da cui è stata tratta la docuserie Black Mafia) e ricostruisce quelle che sono state le premesse della presenza e del proliferare dell’attività criminale nigeriana in Italia attraverso le testimonianze di chi è stato protagonista dell’inchiesta Restore Freedom, attraverso cui è stato possibile mappare le attività e il giro d’affari di un’impensabile tratta e riduzione in schiavitù di essere umani,

 

I protagonisti

Tra i protagonisti del racconto c’è Ciro, poliziotto a Castel Volturno, che ha partecipato ogni giorno, per due anni, alle indagini, e il magistrato Marino, oggi in pensione, che nella premessa del libro dichiara «Non mi ricordo cosa ho fatto ieri, ma ricordo tutto di quei giorni, di quelle ragazze, di quella disperazione, di quella violenza».

 

Le storie

Attraverso questo lavoro di ricostruzione certosina di Restore Fredoom, Sergio Nazzaro svela i meccanismi e i canali attraverso cui questo traffico è stato, negli anni, alimentato, ricostruisce il ricatto dei riti vodoo con cui le organizzazioni criminali ricattano le donne, racconta le storie di chi è riuscito a scappare e di chi non ce l’ha fatta, indaga i legami della mafia nigeriana con le mafie locali.

 

Un osservatorio permanente sulla mafia nigeriana

«Abbiamo accumulato un patrimonio immenso su questo fenomeno criminale – sottolinea Nazzaro in un’intervista rilasciata a Adnkronos per l’uscita di Fort Alamo – ma ancora sparpagliato. Serve un Osservatorio permanente sulla mafia nigeriana, che è una mafia di prossimità, a noi vicina, agisce nel Mediterraneo sul fronte della tratta di esseri umani, il peggior crimine contro l’umanità, del traffico di droga, del traffico di petrolio e delle truffe telematiche».

 

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