Focolari, un bilancio di comunione per condividere l’impegno per il dialogo

Presentato a Roma il Bilancio di comunione 2022 del Movimento dei Focolari, dal quale emerge l'impegno nel dialogo tra le Chiese, le religioni, le culture, nelle sfide globali e nelle istituzioni in 182 Paesi del mondo.
Presentazione del Bilancio di Comunione del Movimento dei Focolari 2022, foto di Sara Fornaro.

«Il male attira più del bene, mentre il bello attrae più del brutto e il sapere attrae più dell’ignoranza. Questa sottolineatura è importante in quanto – proprio perché il male attrae più del bene –, occorre esaltare e far conoscere il bene che si fa. Purtroppo anche nel mondo cattolico lo dimentichiamo». La virtù, afferma l’economista Stefano Zamagni citando Aristotele, è più contagiosa del vizio, ma a condizione che venga fatta conoscere. Ecco perché è importante uno strumento come il Bilancio di comunione pubblicato dal Movimento dei Focolari.

Chiara Lubich con Nikkio Niwano fondatore del movimento buddista giapponese Rissho Kosei-kai (Tokyo 1981)

L’errore più grande e più grave che c’è nel pensiero cattolico, per Zamagni, è che il bene fatto non si debba dire. La lampada, spiega l’economista citando il Vangelo, non si accende per metterla sotto il moggio, ma per illuminare l’intera stanza. Eppure, nel mondo cattolico, sono molti quelli che accendono le lampade e poi le nascondono.

E invece «dobbiamo fare in modo – con umiltà – di far conoscere la gratuità con la quale si fa il bene. Il Bilancio di comunione – commenta Zamagni – narra quello che è stato fatto per aumentare l’incidenza sul futuro». Ecco perché sarebbe bene per il Movimento arrivare alla redazione del bilancio d’impatto, in cui una organizzazione descrive il cambiamento che nell’arco di un certo periodo di tempo, con le proprie opere, è riuscita a realizzare, perché «bisogna far capire a tutti che quello che si fa, e il Movimento fa tantissime cose, produce un mutamento».

Il metropolita Ghennadios con Piero Coda

Il metodo specifico, cioè la via che l’Opera di Maria deve seguire, è quello del dialogo, che non va inteso come conversazione o con lo stare insieme: significa, invece, mettersi in discussione. I Focolari, quindi, devono dialogare con le opere, raccontando quello che fanno. E nel bilancio di comunione 2022 del Movimento, elaborato dalla giornalista Maddalena Maltese e dal grafico Renato Panzeri con l’Ufficio Comunione dei beni, economia e lavoro e l’Ufficio Comunicazione Focolari, emergono i frutti del dialogo tra le Chiese, le religioni, le culture, nelle sfide globali e nelle istituzioni in 182 Paesi del mondo. Ci sono oltre 500 mila persone beneficiarie, mille progetti di sviluppo sostenibile e in difesa dei diritti umani, 530 movimenti ecclesiali, nuove comunità e associazioni coinvolte, con 600 leader di varie Chiese, 6 milioni di persone raggiunte con partner di varie religioni, 100 mila persone impegnate nel dialogo interreligioso, 1.850 professionisti e accademici impegnati nel dialogo con la cultura contemporanea, 14 gruppi di dialogo con persone di convinzioni non religiose.

I numeri del Dialogo nel Movimento dei Focolari

Il bilancio di comunione 2022 dei Focolari è stato illustrato questa mattina nella Curia generalizia della Compagnia di Gesù, a Roma. Alla presentazione, moderata dal giornalista Alessandro De Carolis del Dicastero della Comunicazione, sono intervenuti, oltre a Zamagni collegato via Internet, mons. Juan Fernando Usma Gómez, capo ufficio della Sezione occidentale del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, mons. Athenagoras Fasiolo, vescovo di Terme e ausiliare della Sacra arcidiocesi ortodossa d’Italia, Giuseppe Notarstefano, presidente nazionale dell’Azione cattolica italiana, Rita Moussallem, direttrice del Centro per il dialogo interreligioso dei Focolari, Giancarlo Crisanti, amministratore generale del Movimento. Erano presenti la presidente Margaret Karram e il copresidente Jesús Morán.

Margaret Karram

«La pubblicazione di questo Bilancio di Comunione avviene in un tempo difficile e molto doloroso per l’umanità. Siamo tutti sgomenti – ha scritto Karram – di fronte alle guerre e ai conflitti che sconvolgono la vita di milioni di persone in tanti Paesi: dall’Europa, al Medio Oriente, a diverse nazioni africane e asiatiche. Tutto questo, insieme ad altre sfide globali, mette a dura prova la nostra speranza di pace. Allo stesso tempo sono tanti – anche se spesso sconosciuti e nascosti – gli avvenimenti e le azioni di solidarietà che avvicinano persone di fedi, culture e tradizioni diverse».

«Tutto questo – prosegue la presidente dei Focolari – ci incoraggia a impegnarci con più determinazione a compiere gesti che esprimano concretamente l’amore evangelico che – come ha detto Chiara Lubich – “sa aprirsi verso gli altri e collaborare con tutte le persone di buona volontà per costruire insieme l’unità e la pace nel ‘mondo”. Oggi è urgente creare spazi di incontro per abbattere pregiudizi e divisioni, favorire un ascolto profondo, instaurare relazioni autentiche e incrementare una cultura del dialogo, che diventi sempre più stile di convivenza delle persone e dei popoli».

Il Bilancio di Comunione 2022 offre una lettura della vita e dell’economia dei Focolari e vuole essere una testimonianza e uno strumento per «contribuire alla realizzazione di società che accolgano le diversità per plasmare un mondo dove i popoli si rispettino e si amino come un’unica famiglia».

Entrate e uscite nel bilancio di comunione dei Focolari 2022

Arrivando ai numeri, le uscite del Centro internazionale sono state 10.672.388 euro. Le spese principali riguardano la sua gestione e i servizi (oltre 2 milioni, il 20% del totale), seguono quelle per la gestione degli immobili (oltre un milione e 300mila, 12,5%), per media e traduzioni (oltre un milione e 200mila, 11,6%), per le opere sociali e culturali (quasi un milione e 200 mila, 11%) e per il Centro e i progetti giovani (oltre un milione e 100 mila, 10,6%). Le entrate dipendono invece prevalentemente dalla Comunione dei beni, cioè dalle donazioni straordinarie (oltre 4 milioni di euro, 49,1%) dei membri dell’Opera di Maria, comprendenti anche donazioni e lasciti, e da quella ordinaria (oltre 2 milioni e 900mila euro, 33,7%). Complessivamente le entrate sono state 8.851.728 euro.

C’è dunque un deficit, ma il Movimento, ha spiegato l’amministratore generale Crisanti, ha fatto la scelta precisa di non fermare progetti, iniziative o ridurre le opere finanziate col bilancio del Centro dell’Opera, preferendo affidarsi alla Provvidenza, presente nel rendiconto per oltre il 50% delle entrate, perché le voci inserite nel bilancio preventivo del 2022 erano ritenute essenziali per la vita e la testimonianza del Movimento nel mondo. Citando Giorgio La Pira, storico sindaco di Firenze, Cristanti ha detto: «A cosa serve un bilancio in pareggio se non è in pareggio la vita? È sul bilancio umano che si modella il bilancio contabile». La scelta dei Focolari è stata di puntare sulla Provvidenza, avviando nel contempo un programma di interventi a più livelli sulle opere e sulla struttura del Centro internazionale e su vari progetti.

Incontro tra le presidenze di Azione Cattolica italiana e Movimento dei Focolari

Nel corso del dialogo è stato posto l’accento anche sull’importanza della pace per il Movimento dei Focolari. «Io penso che questo – ha affermato il presidente dell’Azione cattolica italiana Notarstefano – sia il tempo in cui fare memoria continuamente della possibilità di costruire una civiltà della pace attraverso i gesti quotidiani e semplici, che proprio perché sono semplici sono così difficili da fare…. Bisogna lasciare spazio ai giovani e ai bambini, lasciando parlare loro».

«Il ruolo della religione – ha affermato mons. Athenagoras Fasiolo – può essere profetico, ma può essere anche non profezia, ma ideologia, ed è qui il grande problema che sorge nel rapporto tra fede e mondo. Quando la religione termina di essere profezia, termina anche di essere religione».

Rappresentanti del Movimento dei Focolari

Per mons. Usma Gómez in un bilancio si guardano tre cose: risorse, metodo e obiettivo, che nel caso dei Focolari si traducono in presenza, dialogo e unità. Tre assi che sono le ricchezze dei Focolari, non solo per il mondo di oggi, ma anche per l’unità dei cristiani. «Una presenza capillare, in tutti i contesti geografici, che ha un’incidenza nella società solo se si applica il metodo del dialogo e si vive il carisma dell’unità».

Di dialogo che disarma ha invece parlato Rita Moussallem, che ha spiegato l’importanza, nell’attuale mondo con tanti focolai di guerra, del dialogo vero, che accoglie anche le sofferenze degli altri, per un cammino comune di pace. Quello che, in tante parti del mondo, portano avanti i membri del Movimento dei Focolari.

Leggi anche: Il dialogo che disarma: la via dei Focolari per la pace 

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