Oltre 8 milioni e 100 mila euro di entrate, più di 9 milioni e 600 mila di uscite. I numeri del bilancio di comunione per l’anno 2024 del Movimento dei Focolari, commenta suor Alessandra Smerilli, segretaria del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, «dicono che le uscite sono maggiori delle entrate, ma in un bilancio di comunione i numeri sono una parte, non il tutto. E se andiamo a correlare quei numeri con tutta la vita, con gli incontri che si sono fatti, con le scintille di comunione che si sono generate, sicuramente quel bilancio non è assolutamente in perdita. Per questo credo che sia importante e che abbia un valore immenso, oggi più che mai, poter parlare di bilancio di comunione».

Entrate Movimento dei Focolari
Il disavanzo – pari a 1 milione e 500 mila euro – è stato coperto dalla comunione dei beni fatta, negli anni precedenti, dai membri del Movimento. E se le spese maggiori sostenute riguardano la gestione del Centro internazionale, per 2 milioni di euro, la gestione e manutenzione degli immobili, per 1 milione e 615 mila, le spese per collegamenti e traduzioni (1.452.926) e le opere culturali e sociali (1.222.084), le entrate sono prevalentemente frutto della condivisione. La comunione dei beni ordinaria è stata di 3.493.050 euro, quella straordinaria, insieme a donazioni e lasciti, ammonta a 4.060.754. Una generosità che genera vita, si moltiplica e si concretizza in opere di fraternità e di crescita collettiva.

Uscite Movimento dei Focolari
In questo momento storico, ha commentato ancora suor Smerilli, «i numeri e l’economia dominano la politica, le scelte che si fanno, la diplomazia, qualsiasi cosa». Ecco dunque che «rimettere i numeri al proprio posto, voler vivere e lavorare per generare comunione, è sicuramente un gesto profetico che deve far rumore, e spero che faccia tanto rumore perché ciò di cui abbiamo più bisogno è che qualcuno con la vita, con i fatti, con le parole, possa dire che si può ragionare in modo diverso. Abbiamo bisogno di sentirci ripetere che non è una logica utilitaristica e mercantile, fatta solo di numeri, che deve governarci».

Aiuti distribuiti con l’Economia di Comunione
In questo senso, ha aggiunto Smerilli, l’augurio è di continuare a essere in perdita a livello di numeri, purché non lo si faccia a livello di vita vissuta. La segretaria del Dicastero per lo Sviluppo umano integrale ha infine aggiunto che a qualcuno 8 milioni potrebbero sembrare pochi, perché ci sono persone che hanno una ben più ampia disponibilità finanziaria. Tuttavia, c’è una grande differenza di peso tra 8 milioni di cui ogni centesimo è un dono – frutto della vita, della generosità e di una rendicontazione precisa – e 8 milioni di cui non si sa da dove arrivino, da quali traffici e commerci. «Hanno – ha sottolineato Smerilli – un peso totalmente diverso».

Partecipanti alla presentazione del Bilancio di comunione 2024 del Movimento dei Focolari. Foto di Sara Fornaro.
Alla presentazione del bilancio sono intervenuti anche la presidente dei Focolari, Margaret Karram, e il copresidente, Jesus Moran. Nel documento, si mettono in rilievo soprattutto i progetti e le opere del Movimento nel mondo. La frase di Gesù: «Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo dei miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me», ha scritto Karram «è la sintesi che meglio descrive l’origine e lo scopo» di quanto inserito nel bilancio di comunione.
Ma chi sono oggi “i nostri fratelli più piccoli”? Per la presidente dei Focolari «sono i migranti in cerca di una terra e di un lavoro, sono i poveri e i piccoli che non hanno opportunità educative, sono i malati che hanno bisogno di cure, sono i carcerati che lottano contro la solitudine e necessitano di essere riabilitati, sono i popoli che subiscono le conseguenze delle guerre. A queste grida e a molte altre il Movimento dei Focolari cerca di prestare ascolto per trasformarle, attraverso progetti e iniziative, in opportunità di rinascita e speranza. Il mio augurio più grande è che questi gesti di fraternità, messi in rete con quelli di molte altre organizzazioni, possano contribuire, in questo tempo così travagliato, alla pace che mai come oggi domanda prossimità, dialogo e comunione».

Margaret Karram, foto di Giulio Meazzini
Tante le opere messe in evidenza nel bilancio, alcune delle quali sono state illustrate nella presentazione avvenuta giovedì 6 novembre a Roma, nel Centro Congressi del Pontificio Istituto Patristico Augustinianum alla presenza anche di Moira Monacelli, della segreteria generale di Caritas Internationalis, e di Ruperto Battiston, consigliere generale, insieme a Geneviève Sanze, per la comunione dei beni, l’economia e il lavoro. Ha moderato l’incontro Amerigo Vecchiarelli, direttore di Agenzia Sir (Servizio Informazione religiosa). I progetti considerati sono quelli relativi ad accoglienza, accompagnamento dei carcerati e delle loro famiglie, educazione e formazione, lotta alla fame, cura della salute, lotta alla povertà, comunità sostenibili, ambiente e creato, fraternità e pace.
Quelli presentati sono stati 5: la cooperativa Fo.Co., formazione e comunione di Ragusa, impegnata in servizi educativi, progetti sociali e iniziative formative, con un’attenzione particolare all’inclusione, all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate e al supporto di soggetti fragili. Poi UNIRedes, che in America Latina e nei Caraibi raccoglie 74 organizzazioni impegnate nel sociale; Bukas Palad, che nelle Filippine fornisce aiuto a bambini, anziani e poveri, specialmente in aree urbane e vittime di calamità; il Centro Medico di Man, che in Costa d’Avorio offre cure a rifugiati e residenti anche durante i conflitti.

Jesús Morán, copresidente del Movimento dei Focolari
E, infine, TogetherWeConnect: un percorso formativo indirizzato a ragazzi e giovani che, in Israele e Palestina, coinvolge otto scuole con l’obiettivo di educare alla fraternità e rinsaldare il tessuto sociale ferito dai conflitti. Quando si portano avanti progetti del genere, ha spiegato Monacelli, è importante fare attenzione alla dignità di ognuno. La protezione delle persone è fondamentale e va integrata in ogni progettualità, perché è un elemento centrale nelle opere promosse per lo sviluppo umano. L’importante è camminare insieme, con professionalità e con la formazione del cuore.
Il bilancio di comunione, spiega il copresidente dei Focolari, Jesus Moran, è «un passo importante che facciamo da un po’ di anni per mostrare al mondo ciò che fa il carisma dell’unità. Non lo facciamo con un senso di autoreferenzialità, ma semplicemente per diffondere delle buone notizie, di cui oggi nel mondo c’è tanto bisogno. E per ampliare la nostra rete, perché come si vede nel bilancio di comunione, il Movimento dei Focolari opera con tante altre associazioni. Questo è uno stimolo a continuare ad agire insieme, perché il vero bilancio di comunione è quello che facciamo tutti insieme, non quello che fa una sola organizzazione». Le esperienze presentate, aggiunge Moran, «hanno evidenziato l’importanza di lavorare oggi per contrastare una delle piaghe della società: la disuguaglianza. È molto, molto importante ingaggiare tutti in questo grande compito».