Fazi: Nella scuola per l’UCIIM vengono prima le persone
Sono una ventina le organizzazioni che formano il Tavolo delle associazioni che promuove, per il prossimo 3 ottobre, un convegno a Roma dal titolo “Dispersione scolastica: dai dati alle buone pratiche“. Ne fanno parte docenti, dirigenti, famiglie, studenti, esponenti della società civile.
Tra i promotori del convegno, c’è anche l’Unione cattolica insegnanti, dirigenti, educatori e formatori, presieduta da Rosalba Candela. Fondata nel 1944 da Gesualdo Nosengo, l’UCIIM ritiene che “scuola e democrazia costituiscano il cardine dello sviluppo del Paese”. Il contrasto alla dispersione scolastica è importante, come spiega la vice presidente nazionale vicaria Elena Fazi. Del resto, l’UCIIM “si è sempre impegnata e ha contribuito, con un’azione di stimolo e con la presentazione di significative proposte, alla ideazione e realizzazione delle riforme della scuola, sempre nell’ottica dell’innovazione positiva che valorizzi la persona e la società”.
Vice presidente Fazi, perché la sua organizzazione aderisce al Tavolo delle associazioni contro la dispersione scolastica e le povertà educative?
La nostra associazione fa proprio il motto del fondatore: “Prima la persona”, e gli articoli 3, 33 e 34 della Costituzione repubblicana.
Per questo consideriamo nostro primario impegno far il possibile perché tutte le persone, bambini, ragazzi, adulti possano avere concrete possibilità di usufruire del diritto relativo a educazione e formazione come la nostra Costituzione sostiene.
Quali sono le iniziative e le buone pratiche che avete predisposto come Unione cattolica insegnanti, dirigenti, educatori e formatori contro la dispersione scolastica?
Abbiamo svolto diverse attività in merito nel corso della nostra vita associativa, indichiamo solo lo sportello Uniti per rinascere, esordito durante la pandemia, e lo sportello Risorse per l’inclusione sempre attivi sul nostro sito. Moltissime nostre sezioni, in vari parti d’Italia, svolgono corsi e attività contro la dispersione scolastica e la povertà educativa, citiamo a titolo esemplificativo il lavoro e il convegno in merito della scuola IC Sabatini Borgia (CZ).
Perché è importante il convegno del 3 ottobre?
Il convegno del 3 ottobre, in concomitanza con la riapertura delle scuole, vuole raggiungere l’opinione pubblica per far riflettere su quanto poco si sta facendo in merito alla dispersione e alla povertà educativa e soprattutto quanto la politica sia latitante in merito, mentre associazioni di orientamento diversi riescono a occuparsene unite dal desiderio di perseguire il Bene Comune. Più concretamente si propone di chiedere alla politica di:
• concordare con le associazioni degli editori e dei librai un modello di comodato d’uso dei testi per studenti che ne hanno diritto.
• organizzare biblioteche interne a ciascuna scuola per il prestito dei libri di testo a chi ne ha necessità (i docenti lasceranno lì i testi presi in visione e gli alunni che escono dalla scuola i testi da loro utilizzati).
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