Famiglie, ok all’assegno unico universale per i figli

Approvata in via definitiva in Senato, la misura è prevista da luglio, sostituirà altri bonus e verrà erogata per ogni figlio dal 7° mese di gravidanza al 21° anno di età.  Il "caso Bolzano" e l'importanza del sostegno alle famiglie. Articolo tratto dalla rivista Città Nuova di aprile.

I nomi Emma e Jonas potrebbero diventare il simbolo della nuova primavera demografica italiana. O, almeno, di un modello di promozione familiare efficace, da cui prendere esempio. Sono, infatti, i nomi più diffusi tra i nuovi nati a Bolzano, l’unico territorio in cui, secondo i dati Istat, nel nostro Paese le nascite hanno superato i decessi.

Nella Provincia autonoma del Trentino Alto Adige, infatti, il tasso di crescita naturale è del +1,5 per mille, mentre a livello nazionale è -3,6. Nel 2019, prima della pandemia, si è registrato il record negativo di nascite dall’Unità d’Italia: 420.170, con oltre 19 mila nuovi nati in meno rispetto al 2018.

Alla Provincia autonoma di Bolzano spetta tuttavia il primato della natalità, con un tasso del 9,9 per mille. Un risultato dovuto a un insieme di misure varate per lo sviluppo e il sostegno della famiglia, che prevedono, tra l’altro, un assegno per il nucleo familiare e un assegno per i figli.

«Sono le famiglie a garantire il futuro della nostra società – spiega l’assessora alla Famiglia Waltraud Deeg –. Ecco perché la Giunta provinciale ha deciso di valorizzare la famiglia, in quanto comunità sociale, creando i presupposti per sostenerla al meglio».

Ed ecco perché a livello nazionale si sta accelerando sull’assegno unico universale, il cui importo potrà arrivare fino ai 250 euro per ogni figlio a carico e sostituirà altre misure a sostegno delle famiglie.

Dopo l’approvazione definitiva in Senato, quasi all’unanimità, l’assegno dovrebbe essere erogato dallo Stato dal prossimo mese di luglio, per ogni figlio dal settimo mese di gravidanza al 21esimo anno di età, con una maggiorazione del 20% dal terzo figlio in poi.

Per la sociologa Chiara Giaccardi, direttrice del Comitato tecnico-scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia, l’assegno unico universale servirà a «sostenere la famiglia nella sua opera educativa e formativa. Siamo abituati a incentivare consumi che facciano girare l’economia, come la rottamazione delle auto, la ristrutturazione degli immobili, ecc., indipendentemente dal reddito di chi fa queste operazioni. Sostenere la famiglia nella sua opera educativa e formativa è fondamentale per tutti ed è un incentivo non finalizzato al consumo, ma a generare cittadini e persone formate per il futuro».

L’assegno unico universale, aggiunge la docente dell’, «è un investimento assolutamente positivo e anche un bel segnale, perché è universale, non è un sostegno o un supporto a qualcuno, ma è la scommessa sul valore enorme della genitorialità e sull’avere figli in un mondo sempre più sterile. Quello della natalità è un problema enorme. I dati sono impressionanti. Altro che inverno demografico: in Italia siamo alla glaciazione».

Dopo l’approvazione all’unanimità alla Camera, il disegno di legge è passato anche in Commissione al Senato, sostenuto da tutte le forze politiche, che non hanno fatto modifiche per accelerare il percorso di approvazione. Poi, c’è stata l’approvazione in Senato. Soddisfazione è stata espressa dal Forum delle associazioni familiari. Il presidente Gianluigi De Palo ha auspicato che «tutto prenda il via il primo luglio, come da programma».

La prima causa di povertà in Italia è la perdita del lavoro e la seconda è la nascita di un figlio. «Quindi – ha aggiunto De Palo – chiediamo al governo d’intervenire là dove la situazione è potenzialmente più a rischio, ovvero dove ci sono figli da crescere, seguire, accudire e sostentare e i genitori non hanno più un lavoro a causa della pandemia. Le famiglie hanno bisogno di un segnale positivo, che indichi la possibilità di una ripresa».

 

 

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