Eutanasia legalizzata in Portogallo

Il Parlamento portoghese ha approvato a larga maggioranza la legge che depenalizza eutanasia e suicidio assistito. Il presidente della repubblica, Rebelo de Sousa, che in aprile aveva rinviato la promulgazione della legge, questa volta non ha potuto opporsi, a norma di Costituzione
Eutanasia
(Foto: Pixabay)

Dopo Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo e Spagna, dal 12 maggio il Portogallo si è aggiunto al gruppo di Paesi europei che hanno aperto le porte all’ eutanasia. La legge portoghese sulla depenalizzazione dell’eutanasia è stata promulgata dal presidente Marcelo Rebelo de Sousa dopo quasi 6 anni di iter istituzionale, due veti della Corte costituzionale e altri due veti politici dello stesso Rebelo de Sousa. Il presidente, che aveva giustificato il suo veto per la mancanza di chiarezza su chi definisce l’incapacità fisica del paziente di autosomministrarsi farmaci letali, ora ha dovuto promulgare la legge perché la Costituzione portoghese «obbliga il presidente» a farlo dopo essere stata confermata dall’Assemblea della Repubblica.

La legge è stata approvata con 129 voti a favore e 81 contro. A favore i socialisti (Ps), che hanno la maggioranza assoluta alla Camera, il Blocco di Sinistra, gli animalisti, Livre, Pan e Iniziativa Liberale, unico partito di destra che ha aderito alla proposta. Contro hanno votato il Partito Comunista, il Partito socialdemocratico conservatore (Psd) e l’estrema destra Chega. Sia i socialisti che il Psd hanno dato libertà di voto ai loro deputati.

Il testo della legge afferma che «la morte medicalmente assistita si considera non punibile quando avviene per decisione della persona, maggiorenne, la cui volontà è attuale e reiterata, grave, libera e palese, in situazione di sofferenza di grande intensità, con lesione definitiva di estrema gravità o malattia grave e incurabile, quando praticata o aiutata da professionisti della salute». Evidenzia poi che l’eutanasia sarà applicabile nei casi in cui «il suicidio assistito dal medico è impossibile per l’incapacità fisica del paziente».

Le reazioni alla promulgazione non si sono fatte attendere. Gli oppositori della depenalizzazione si rammaricano che la questione non sia stata oggetto di referendum, anche se un recente sondaggio commissionato da alcuni media sostiene che il 61% dei portoghesi è favorevole alla depenalizzazione. José Seabra, membro della Federazione portoghese per la vita, così si è lamentato: «È un capriccio dei deputati che non hanno voluto ascoltare nessuno». Dal lato dei difensori, Paulo Santos, membro del Movimento per «il diritto di morire con dignità», ammette che «c’è da aspettarsi che l’eutanasia provochi ancora più resistenza» in un Paese come il Portogallo, di forte tradizione cattolica.

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