Europei di nuoto, Ceccon d’oro

Il 21enne Thomas Ceccon fa il bottino di medaglie agli Europei di nuoto di Roma: oro nei 50 farfalla, oro nei 100 dorso, oro nella 4x100 sl, oro nella 4x100 misti, oltre a due argenti.
Foto: La Presse

Nella settimana dei record per l’Italia del nuoto agli Europei di Roma, in cui la Nazionale guidata da Cesare Butini ha raccolto qualcosa di incredibile, fissando già a domenica 20, mentre scriviamo, qualcosa come 63 medaglie, si è distinto per una versatilità probabilmente unica, nella storia del nostro Paese, Thomas Ceccon. “L’uomo d’oro” ha fatto infatti il clamoroso pieno agli Europei: oro nei 50 farfalla, oro nei 100 dorso, oro nella 4×100 sl, oro nella 4×100 misti, oltre a due argenti. Ma già lo scorso giugno ai mondiali di Budapest aveva conquistato un oro nei 100 dorso ed uno nella 4×100 mista maschile, oltre ad un bronzo nella 4×100 stile. Una stagione da non credere per il 21enne che ha trascinato l’Italia nel medagliere, protagonista assoluto della spedizione azzurra nella trionfale campagna di Roma: nessuno prima di lui aveva saputo andare a podio nella stessa edizione in tutte le discipline.

(AP Photo/Gregorio Borgia)

Nato a Thiene il 27 gennaio 2001, alto 196 centimetri, a Budapest ha stabilito il nuovo primato mondiale con il tempo di 51″60. Già alle Olimpiadi di Tokyo, tenutesi lo scorso anno, si era aggiudicato l’argento nella staffetta 4×100 e il bronzo nella 4×100 misti. Originario della frazione scledense di Magrè, a otto anni fu avviato alla pratica natatoria dai genitori Gioia e Loris, sulle orme del fratello maggiore Efrem. La formazione sportiva e agonistica del ragazzo maturò nella società vicentina Leosport, nella piscina comunale di Creazzo. Dopo le prima bracciate con l’allenatrice Anna Vallarsa, fu affidato al tecnico Alberto Burlina, con cui ha iniziato a gareggiare e cogliere i primi successi giovanili, affermandosi nel giro di pochi anni come una delle più interessanti promesse del nuoto italiano. Già nel settembre 2017, a 16 anni, si trasferiva infatti a Verona per allenarsi al Centro Federale “Alberto Castagnetti”, condividendo l’impianto con altri grandi nuotatori della Nazionale quali Federica Pellegrini.

Entrato nel 2018 a far parte del Gruppo Sportivo Fiamme Oro, pur mantenendo il tesseramento con la società di appartenenza Leosport, nel 2020 si è diplomato al Liceo sportivo. Le cronache sportive narrano da giorni del suo exploit agli Europei, anche se indubbiamente le assenze della Russia e della Bielorussia, nonché le defezioni importanti in alcune squadre come Inghilterra e Francia, hanno inciso. Intanto, con le ultime sei medaglie europee, il vicentino è diventato il primo uomo della storia della rassegna continentale a vincere titoli nel dorso, nella farfalla e nello stile libero, per di più su distanze dove i nostri portacolori mai si erano imposti a livello europeo, ovvero i 50 delfino e i 100 dorso.

Foto: La Presse

Per questo, lo si può già a ragion veduta ritenere il nuotatore più versatile della storia del nuoto azzurro, se vogliamo con ancora margini di miglioramento nelle sue specialità. Non a caso in un anno, dal punto di vista cronometrico, sono stati pressoché stupefacenti i passi in avanti compiuti sul piano delle performances: le affermazioni a Roma sono significative in quanto ottenute in un momento di forma non scintillante, dato che Thomas aveva deciso di preparare al meglio i Mondiali, lasciandosi agli Europei il ruolo di “competitiva comparsa”. Contrariamente alle più rosee aspettative, invece, ha centrato tempi rilevanti come anche quel grandioso 24.40 dei 50 dorso che vale il record italiano, anche se “solo” argento. In effetti, lo stesso tempo di 52.21 nell’atto conclusivo dei 100 dorso è decisamente pregevole, a conferma di uno stato di forma eccezionale che proietta ora le speranze italiane per lui direttamente alle Olimpiadi di Parigi 2024.

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