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Europa: meno smog, ma ancora si soffre

di Lorenzo Russo

Il report dell’Agenzia europea dell’ambiente riporta un miglioramento nella riduzione delle emissioni. Ma il vecchio continente è ancora in sofferenza. I cambiamenti climatici e il degrado ambientale rappresentano una seria minaccia.

Smog a Roma .ANSA/FABIO FRUSTACI

L’Agenzia europea per l’ambiente (Aea) il 29 settembre ha pubblicato un report sullo “stato dell’ambiente” in Europa, basato su dati provenienti da 38 Paesi. Sono stati compiuti progressi significativi nella riduzione delle emissioni di gas serra e dell’inquinamento atmosferico, soprattutto grazie alle fonti rinnovabili. Ma lo stato generale dell’ambiente in Europa non è buono. Chi è più minacciata è la natura che continua a subire sfruttamento e degrado, con perdita di biodiversità. I cambiamenti climatici rappresentano una sfida urgente e le prospettive per la maggior parte delle tendenze ambientali «sono preoccupanti e pongono gravi rischi per la prosperità economica, la sicurezza e la qualità della vita in Europa», avverte Aea.

Entro il 2050 c’è l’obiettivo della neutralità climatica. Per raggiungere questa meta, il report evidenzia come tutto dipenda da una gestione più responsabile del territorio, dell’acqua e di altre risorse. E sottolinea l’importanza delle politiche e delle azioni a lungo termine per la sostenibilità già concordate nell’ambito del Green Deal europeo.

L’Unione europea è capofila mondiale negli sforzi per i cambiamenti climatici, riducendo l’uso di combustibili fossili e le emissioni di gas serra, raddoppiando la quota di energie rinnovabili dal 2005. Negli ultimi anni sono stati fatti enormi passi avanti nel miglioramento della qualità dell’aria e nella gestione dei rifiuti.

Nonostante ciò l’Europa è il continente che si sta riscaldando più rapidamente del pianeta. Aea sottolinea la necessità di decarbonizzare i settori economici chiave, in particolare i trasporti, e di affrontare il problema delle emissioni provenienti dall’agricoltura. Investendo nella transizione digitale e verde dell’industria europea, l’Ue può migliorare la produttività e diventare leader nell’innovazione green, sviluppando tecnologie per decarbonizzare settori come l’acciaio e il cemento.

«Non possiamo permetterci di abbassare le nostre ambizioni in materia di clima, ambiente e sostenibilità – avverte Leena Ylä-Mononen, direttrice esecutiva Aea -. Nell’Unione europea disponiamo delle politiche, degli strumenti e delle conoscenze, oltre a decenni di esperienza nella collaborazione per il raggiungimento dei nostri obiettivi di sostenibilità».

«Nonostante i progressi compiuti, lo stato del nostro ambiente è un chiaro invito ad agire per continuare a ridurre l’inquinamento, ripristinare la natura e proteggere la biodiversità – afferma Jessika Roswall, commissaria Ue per l’ambiente, la resilienza idrica e per un’economia circolare e competitiva – dobbiamo ripensare il legame tra ambiente ed economia e considerare la protezione della natura come un investimento, non come un costo. Una natura sana è la base per una società sana, un’economia competitiva e un mondo resiliente, ed è per questo che l’Ue si impegna a mantenere la rotta sui propri impegni ambientali».

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