Etro: food city

Collezione Etro

Kean Etro, direttore creativo della Maison ETRO, per la sfilata dell’Uomo Primavera-Estate 2015, allestita al Palazzo del Ghiaccio di Milano, si ispira alla grande tradizione culinaria italiana e stampa su seta, crepe de Chine, viscosa, nella costante ricerca dell’eccellenza e della cura del dettaglio, una collezione che rende omaggio alla grande tradizione gastronomica del nostro Paese, in linea con la filosofia dell’Expo 2015, inaugurata a Milano il primo maggio. Le stampe di immagini di pasta, di piatti di vongole e verdure apparecchiati su un’immaginaria tovaglia a quadretti e di disegni floreali rimandano al Vertemnus ideato da Giuseppe Arcimboldo nel 1591.

 

Un colorato caleidoscopio celebra dunque il cibo ribaltando l’aforisma del filosofo tedesco Ludwig Feuerbach – «Sei ciò che mangi» –, in un metafisico viaggio tra odori dell’orto, scelte dello spirito, colori dell’anima, profumi della natura, irrompere del reale. Viola melanzana, verde carciofo, rosa cipolla, azzurro intenso, i colori sono l’identità di un viaggio che prende spunto dalla “Biodiversità”, dalla natura viva, «non soffocata nel cellophane», scrive Ludwig Wittgenstein in Pensieri Diversi, per ancorarsi a tradizioni millenarie, alla stampa paisley, germoglio della palma da dattero o albero della vita, originato in Mesopotamia e tramandato in India fino a divenire icona del brand ETRO.

 

Gimmo Etro, fondatore del marchio di famiglia, raffinato collezionista possiede 250 scialli di cashmere risalenti al XIX secolo ispirati al paisley, motivo di tutte le collezioni ETRO, estremamente aristocratico ma nel contempo profondamente semplice, da vestire in tutte le situazioni. Fra gli artisti contemporanei più amati da Kean, Philippe Badeloque si ispira al mondo dei graffiti e della street art. Parte dalla minuzia del segno per raggiungere complessità armoniose di elementi contrari, intricati motivi grafici, elementi animali, minerali e vegetali, mappe di un immaginario collettivo contemporaneo iconograficamente affine alla sensibilità segnica dei tessuti ETRO.

 

Kean Etro ama l’Italia, Dante, e dunque la Bellezza e l’amore, si commuove davanti a un tramonto o al silenzio di un bosco, allo stupore che suscitano gli alberi secolari che costeggiano i viali. Da 20 anni ha scelto di produrre i suoi capi in laboratori pugliesi, piccole realtà matriarcali nelle quali l’arte sartoriale e artigianale si esprime in prodotti di alta qualità e viene tramandata di madre in figlia nel rispetto dei ritmi di lavoro. D’estate porta i suoi figli in vacanza in Puglia a conoscere gli artigiani che lavorano per ETRO per confrontarsi, ragionare insieme sul prodotto, in un rapporto di mutuo scambio e di profondo rispetto. Questo, per Kean, il vero Made in Italy.

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